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Discorso del direttore alla Limonaia di Villa Strozzi

Discorso del Direttore Sanitario Dr. Sergio Califano – Limonaia di Villa Strozzi, 29 gennaio 2011

1950 – 2010 sessanta anni di medicina, sport e salute per un futuro da protagonisti

Cari Amici,

questa serata ha assunto una valenza del tutto particolare.
Come tutti sappiamo era stata prevista per venerdì 17 dicembre, data che avevo scelto incurante delle mie origini che forse avrebbero dovuto farmi riflettere un po’ di più sulle sue valenze scaramantiche.
Ma tant’è, la nevicata sarà da noi dell’Istituto ricordata in modo particolare e tra l’altro mi ha consentito di testare e apprezzare l’ospitalità dell’HILTON in quanto non potei rientrare a casa. Ma mi ha confermato, anche se non ne avevo bisogno, che abbiamo tanti Amici, che ci hanno sostenuto nel momento dello sconforto e incoraggiato a riprendere le fila e a riprovarci.

Determinanti in tal senso sono stati i relatori del Convegno, che tutti di buon grado hanno accettato la nuova data, molti “forzando” le loro agende e Giuseppe D’Eugenio che ha voluto riconfermare le sedi del convegno e della cena, anche in questo caso riprogrammando altre iniziative già previste per questa data, l’AMES che credo per la prima volta non abbia svolto il tradizionale appuntamento prenatalizio e che ha inteso comunque riaffermare la sua vicinanza (con noi il past President Lorenzo Maggi e il Presidente Massimo Tilli), come i rappresentanti delle Istituzioni, (stasera sono con noi Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Comunale di Firenze e Presidente del CONI Provinciale di Firenze, Rosa Maria di Giorgi Assessore all’Istruzione del Comune di Firenze, Gian Franco Gensini, Preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze, Isabella Mugnai in rappresentanza del Presidente della Provincia di Firenze, Paolo Bandinelli, Presidente della Fondazione della Banca del Chianti Fiorentino e Monteriggioni, mentre ci hanno inviato un gradito messaggio augurale perché impossibilitati a intervenire Riccardo Nencini, Assessore al Bilancio della Regione Toscana e Presidente del Comitato Regionale della F.C.I., Antonio Panti, Presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze, Paolo Ignesti, Presidente del CONI Regionale Toscano), e infine tutti Voi che con la vostra presenza al convegno e stasera avete avvalorato questa scelta.

Quindi se stasera siamo qui è per merito soprattutto Vostro.

E allora consentitemi di accomunarvi nell’enorme grazie con il quale in modo certamente non usuale desidero introdurre questa serata con la quale ci avviamo a concludere i festeggiamenti di questo importante compleanno che con grande piacere abbiamo condiviso in gran parte delle iniziative con gli Amici dell’AMES, per la fortuita e fortunata coincidenza del loro 20mo anniversario.

Il 2010 che ha scandito il 60mo compleanno è stato denso di impegni.
Abbiamo affrontato questo significativo appuntamento con l’usuale entusiasmo, ma anche con qualche timore, data la negativa situazione economica contingente che ci ha spronato a ricercare soluzioni che contemperassero un “tono” adeguato all’importanza della ricorrenza con la scarsa, quasi nulla disponibilità di risorse da destinare all’evento.

E se ce l’abbiamo fatta, senza retorica, lo dobbiamo al contributo di tutti coloro – e tanti ho il piacere di vedere qui stasera – che si sono prodigati per la riuscita del programma celebrativo e ci hanno sostenuto.
Il filo conduttore delle celebrazioni è stato di rendere il senso del radicamento della nostra struttura sul territorio, con il più ampio coinvolgimento della popolazione e degli operatori della sanità.

Voglio ricordare gli eventi succedutisi nel 2010 per dare un senso compiuto dell’enorme lavoro che è stato svolto:

  • MARZO – Campagna di promozione dell’attività fisica con KLAB APRILE / MAGGIO – Accessi nelle scuole per incontri con gli studenti centrati su gli stili di vita
  • GIUGNO – Convegno su attività fisica e prevenzione nell’Auditorium della BCC e di Monteriggioni a San Casciano
  • SETTEMBRE – OPEN DAY centrato su medicina, attività fisica e prevenzione con l’Istituto aperto alla popolazione per un fine settimana con convegni, test valutativi e incontri su i vari aspetti di un corretto stile di vita, la mostra “Arte, medicina e sport” con opere pittoriche, fotografie e sculture di medici artisti in esposizione nei suoi locali e una gara di triathlon indoor
  • OTTOBRE – Torneo di calcio a 5 per medici, raduno ciclistico, gara podistica
  • NOVEMBRE – Serata musicale inserita nel programma Musica e solidarietà del Q4 a sostegno di ASSOCUORE Onlus
  • GENNAIO – il Convegno medico che oggi si è svolto e questa piacevole serata nella quale tra l’altro a breve andremo a presentare il libro che illustra i nostri primi 60 anni.

Tutto ciò si è potuto realizzare grazie:

  • al Comitato Esecutivo dei festeggiamenti, presieduto da Giuseppe d’Eugenio con Andrea Capalbo, Marco Ceccantini, Paolo Fantacci, Carmine Preziosi, Marcello Lazzerini, Giovanni Morrocchesi, Isabella Mugnai, Donatella Villani
  • al mio Vice e Socio Flavio Alessandri con il quale ormai da tanti, mai troppi, anni sto condividendo questa esaltante esperienza
  • al mio staff di direzione Sara Lucchesi, Silvia Olivieri e Francesca Condino che nel suo duplice ruolo di collaboratrice e amata moglie ha sopportato e continua a sopportare il sottoscritto a tempo pieno
  • ai nostri collaboratori di “prima linea” del front office: Irene Melli, Ester Falciani, Sabrina Gelli, Lorenzo Brunetti che si sono prodigati ben oltre le loro usuali mansioni.
  • agli amici dell’AMES, della UISP, dell’AICS, di ASSOCUORE
  • e ultimi ma non ultimi agli amici della BCF e Monteriggioni e permettetemi di citare Antonio Fusi che tra l’altro è l’ispiratore dei Sapori del Chianti che andremo ad apprezzare · E naturalmente le Autorità che anche questa sera ci hanno testimoniato partecipazione, interesse e sia consentito, amicizia

Infine una nota a parte per il grande Alfredo Martini che sarebbe stato con noi stasera se non fosse stato fermato dall’influenza e comunque ha voluto inviarci un saluto che leggerò alla presentazione del libro. A lui i nostri migliori auguri di pronta guarigione anche i vista degli imminenti festeggiamenti per suo 90mo compleanno.

Ma un regalo ce l’ha fatto, ci ha messo in contatto ed è qui con noi il figlio di uno dei fondatori non medici dell’Istituto, quel Gino Tagliaferri che sull’atto costitutivo risulta “meccanico” (si definiva riparatore di biciclette), ma che in realtà fu una figura eminente dell’antifascismo fiorentino e dopo la guerra, consigliere comunale e tra i fondatori dell’ARCI e della UISP.

GRAZIE ANCORA A TUTTI

Ed ora vi tocca il discorso “istituzionale” che si apre con il classico e terrifico “SARO’ BREVE”. L’IMSF, che ho l’onore di dirigere ormai dal 1992, fu fondato il 7 novembre 1950 e a buon diritto credo possa considerarsi una realtà certamente piccola ma non irrilevante della nostra città, noto alle tante generazioni di sportivi e non solo che da allora lo hanno frequentato.

L’Istituto è struttura sanitaria autorizzata e accreditata e rappresenta un sicuro riferimento del mondo sportivo fiorentino e toscano, avendo operato ininterrottamente dalla sua fondazione in favore della tutela sanitaria degli sportivi, fino al 2004 nella sede storica delle Cascine e dal 2005 nella nuova sede di Marignolle ove ha ampliato le sue attività alla fisioterapia e riabilitazione e alla prevenzione e cura delle patologie di rilevanza sociale attraverso la prescrizione di attività fisica e progetti finalizzati alla diffusione di corretti stili di vita.

Con la celebrazione del 60mo abbiamo avuto l’ulteriore e tangibile riscontro dell’apprezzamento delle istituzioni nei confronti dell’Istituto e del suo bene operare, merito ovviamente ascrivibile alle numerose generazioni di medici e collaboratori che si sono succeduti negli anni tramandando quegli ideali per i quali i nostri fondatori spesero non invano la loro vita per tradurre un sogno in realtà, costituendo parte integrante del bagaglio di conoscenze ed esperienze di tanti di noi.

Istituzioni che hanno svolto in questi primi 60 anni un ruolo fondamentale e senza le quali l’Istituto certamente non sarebbe divenuto quello che tutti conosciamo:

  •  il C.O.N.I. che tanta parte ebbe nella sua fondazione e sviluppo
  •  il Comune di Firenze che contribuì in modo sostanziale al completamento della sede delle Cascine e ne ha sempre riconosciuto l’importante ruolo sociale di supporto allo sport
  •  la Provincia di Firenze partner in diverse iniziative di promozione degli stili di vita che hanno precorso i più attuali e consolidati orientamenti
  • la Regione Toscana che lo ha sempre considerato tra gli interlocutori naturali per le problematiche connesse alla medicina dello sport
  • l’Università di Firenze, sin dal lontano 1956 referente privilegiato per lo sviluppo delle attività didattiche e di ricerca scientifica, che ha supportato dagli esordi il laboratorio antidoping e per molti anni, anche in tempi relativamente recenti, ha utilizzato la struttura per il completamento del percorso formativo degli specializzandi in medicina dello sport. Il legame con le strutture accademiche si è rinnovato e rinsaldato in questi ultimi anni, e di ciò non posso che essere grato al Prof. Gensini che ha sempre mostrato attenzione alle nostre attività e grazie al quale l’Istituto può fregiarsi di una convenzione formalizzata con l’Università di Firenze che rappresenta un elemento di ulteriore spinta e crescita professionale, nell’ottica di una qualità costantemente elevata.

Il Comitato d’Onore costituito per i festeggiamenti del 60mo è la testimonianza di questo consolidato rapporto, il che mi dà la possibilità una volta di più di esprimere la mia gratitudine personale e il ringraziamento di tutti i collaboratori dell’Istituto per la loro adesione a:

  • Enrico Rossi – Presidente della Regione Toscana
  • Matteo Renzi – Sindaco di Firenze
  • Andrea Barducci – Presidente della Provincia di Firenze
  • Antonio Panti – Presidente delll’Ordine dei Medici di Firenze
  • Gian Franco Gensini – Preside della Facoltà di medicina dell’Università di Firenze
  • Paolo Ignesti – Presidente del CONI Regionale ToscanaEugenio Giani – Presidente del CONI Provinciale di Firenze
  • Filippo Fossati – Presidente UISP Nazionale
  • Mauro Dugheri – Presidente UISP Provinciale di Firenze

GRAZIE a tutti

Il grande merito ascrivibile alle generazioni di medici che si sono succedute in questi 60 anni di attività è stato quello di rinnovarsi e innovare per mantenere la struttura al passo con i tempi e perpetuare la sua missione con immutato entusiasmo e professionalità.

Innovazione nella tradizione: questo l’imprinting del nostro DNA che ci ha indotto entusiasticamente e forse anche un po’ temerariamente ad accettare la sfida che nel 2003 l’amico Giorgio Moretti con la genialità che lo contraddistingue ci propose individuando nel nostro Istituto il partner d’elezione per una riconversione non banale di una ex fabbrica militare, nella quale con felice intuizione, tanto coraggio e un pizzico di incoscienza, forse pari a quella dei nostri fondatori, vedeva coniugati gli aspetti di prevenzione sanitaria e di promozione dell’attività fisica in una offerta qualificata in favore di tutta la popolazione.

Fummo colpiti e affascinati da questa visione e comprendemmo di essere giunti ad una svolta almeno pari a quella della fondazione. Infatti non di semplice trasferimento si è trattato, ma dell’interpretazione di un ruolo assolutamente nuovo nel contesto descritto, sia pure senza perdere di vista le nostre origini e le nostre attività in favore degli sportivi, che rappresenteranno sempre uno dei punti di riferimento privilegiati, perché la nostra storia (dell’Istituto e personale) è nello sport e per lo sport.

Già nel 2005, quando l’inaugurazione della nuova e attuale sede coincise con il 55mo compleanno, ebbi modo di dire che sentivamo tutti la responsabilità della importante eredità trasmessaci dai nostri illustri predecessori e la consapevolezza di doversi misurare con un rapido mutamento del ruolo della medicina dello sport, non più solo “confinata” agli sportivi agonisti, ma riconosciuta quale branca specialistica di supporto alla prevenzione e terapia di molte patologie di carattere sociale.
Raccogliere la sfida alla guida di una struttura indubbiamente conosciuta, prestigiosa ma che doveva rapidamente riposizionarsi nel panorama sempre più qualificato della sanità toscana per riaffermare la sua ragion d’essere attraverso una mission più aderente alle mutate condizioni, è stata ed è impresa di grande impegno e (sia consentito) di assoluta dedizione che ci rende orgogliosi, ma ancora più consci del ruolo assunto dall’Istituto e delle nostre responsabilità nella prosecuzione dell’opera intrapresa 60 anni orsono.

E’ evidente che oggi non sarebbe immaginabile riprodurre i modelli del passato, penso ad esempio a quei medici (e furono tanti) che per i primi sedici anni di vita dell’istituto lavorarono devolvendo il loro compenso al finanziamento della sede delle Cascine come è ben documentato anche nel libro.
Ma esempi come questo mantengono inalterato il loro valore etico e morale e rappresentano un ulteriore incentivo a scrivere altri capitoli di questa bellissima vicenda essendo sempre più convinto che la memoria storica è sinonimo di identità e che il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei loro sogni.

Innovazione nella tradizione è poter oggi apprezzare come la nuova sede dell’Istituto di Medicina dello Sport di Firenze rappresenti plasticamente le tre anime che in esso convivono: preventiva, clinica, e funzionale-biomeccanica. Le prime due rivolte a tutelare la salute e la terza a migliorare la prestazione (dell’atleta ma anche del soggetto sedentario e/o patologico), in apparente indipendenza tra di loro.
In realtà non vi può essere prestazione senza salute e non vi può essere salute senza una corretta, fisiologica e biomeccanica, esecuzione del gesto fisico e sportivo.

Innovazione nella tradizione è riaffermare la nostra ragion d’essere attraverso una mission più aderente al mutato ruolo della medicina dello sport, non più solo medicina degli atleti e dell’agonismo, ma medicina del “benessere psicofisico” per il mantenimento delle migliori condizioni di salute possibili. Il che ci ha consentito di mettere a disposizione di tutta la popolazione la nostra esperienza, in un auspicabile e già per molti aspetti avviato rapporto con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli altri specialisti. Innovazione nella tradizione è concretizzare la sinergia con KLAB già scritta nella realizzazione della contiguità infrastrutturale.

Il Centro di Marignolle (chissà che nell’immaginario collettivo tra qualche anno non sostituisca il Centro delle Cascine, il che attesterebbe la validità e il successo dell’intuizione) nelle diverse componenti ha l’ambizione di rappresentare il prototipo, il format di un modello operativo che fornisca adeguati strumenti di valutazione e mantenimento dello stato di benessere.

Questa esperienza al momento è unica in Firenze e Toscana e per quanto mi è dato di conoscere in Italia. Sarebbe bello che anche le istituzioni locali ne tenessero conto e facessero la loro parte per rendere il nostro lavoro non dico più facile, ma perlomeno meno difficile: e mi riferisco soprattutto alla burocrazia, ma anche al ruolo che una simile realtà può recitare ad esempio nella programmazione più vasta della Società della Salute nella prevenzione sul territorio. Abbiamo per questo offerto la nostra disponibilità e continueremo a offrirla a chi ha compiti di programmazione, per esempio a far parte di un network della prevenzione dell’esigenza del quale ormai tutti gli addetti sono convinti e che speriamo possa concretizzarsi innanzi tutto nell’interesse della popolazione.

Innovazione nella tradizione infine è anche nei piccoli particolari: il restyling del marchio oggetto di animate discussioni per contemperare l’esigenza di attualizzazione nel rispetto dei simboli fondativi rappresenta forse la migliore sintesi di quanto ho cercato di riassumere.

In questi ultimi 5 anni che sono trascorsi velocemente ma con una intensità che confesso mi era sconosciuta nuovi Amici si sono avvicinati e hanno condiviso la nostra filosofia e i nostri obiettivi: tra questi permettetemi di citare ASSOCUORE – Onlus che promuove la prevenzione primaria e secondaria (è qui con noi il Presidente Marcello Lazzerini) e MICHELANGELO DAY SURGERY (saluto il suo animatore Alberto Nicolucci) ulteriore importante tassello del progetto comune, ma vorrei rimarcare e lo dico senza retorica che tutto questo non si sarebbe potuto realizzare se Giorgio Moretti non ne avesse condiviso appieno, come ha fatto, filosofia e obiettivi, spronandoci e sostenendoci concretamente anche nei momenti più duri purtroppo poi coincisi con una delle crisi economiche più gravi degli ultimi decenni. Il mio unico dispiacere è che Giorgio sia ormai così assorbito dai suoi molteplici e importanti impegni da non essere presente come lo era prima e devo dire mi mancano un po’ anche le sue intemerate per le quali è celebre, che però passata la tempesta, inducevano sempre a riflessioni costruttive. Grazie Giorgio

Non sta a me dire se la scommessa è stata vinta, posso solo affermare che le energie di tutti noi sono confluite nel progetto condiviso che oggi possiamo ritenere attuato: la realizzazione di un polo che tende all’eccellenza operante nella prevenzione primaria e secondaria, nella valutazione e prescrizione di attività fisica mirata, nella Terapia fisica e riabilitazione post traumatica, e più in generale nel mantenimento del benessere della persona.

Il nostro impegno per il futuro è per consolidamento di questa nuova realtà.

La sfida insomma continua e da parte nostra con lo stesso afflato ed entusiasmo di quei medici che 60 anni fa ebbero l’intuizione, il coraggio e la determinazione di fondare per poi consegnare con il loro lavoro e la loro passione alla città e alla storia l’Istituto di Medicina dello Sport di Firenze e con l’impegno di trasmettere questi valori alle generazioni che dovranno raccogliere il testimone.

Istituto di Medicina dello Sport di Firenze - P.I. 07140590485 - Direttore Sanitario Dott. Sergio Califano specialista in medicina dello sport. Autorizzazione Comune di Firenze n° 2005/DD/02913 del 01/04/2005.

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