Ortopedia e Traumatologia
A seguito RM ginocchia mi è stata rilevata una reazione sinoviale endo e perilegamentosa ai legamenti. mi consiglia visita da osteopata o analisi posturale?
Le consiglierei una visita specialistica ortopedica, perché né l'osteopata né il posturologo possono far molto nella sua patologia. Cordiali Saluti
Sono affetta da artrosi mediale bilaterale ginocchia con usura cartilagene totale, è indicato un intervento di protesi? Intanto sto facendo delle infiltrazioni, mi hanno consigliato synvisc. Si può evitare l'intervento visto che ho 56 anni? Esiste altra soluzione? Grazie
Se fosse sovrappeso è fondamentale tornare al peso corporeo ideale, mantenere un buon tono muscolare con ginnastica adeguata ed elettrostimolazioni, usare integratori cartilagine per os e fare periodicamente dei cicli di 3 fiale di acido ialuronico. Se avesse un appoggio del pide in valgismo sarebbe utile utilizzare dei plantari correttivi. Cordiali saluti
Gentilissimo Dottore, navigando sul web, in cerca di approfondimenti al mio malessere, e notando la sua disponibilità, mi accingo a chiederla un informazione. Premessa, ho 51 anni, durante la consueta uscita infrasettimanale in bici, avvertivo un forte dolore al ginocchio Dx. Questo dolore si manifesta ogni volta che vo in bici. Percorro oltre 10.000 Km annui. Adesso sono oltre un mese che non vado in bici. Comunque , dalla RM al ginocchio Dx è emmerso quanto segue: Indagine eseguita senza MDC mediante sequenze SE pesate in T1, T2 e DP, GE T1 pesate e STIR T2 pesate sui piani scansione assiale, coronale e sagittale. Modesta riduzione di spessore del corno posteriore di entrambi i menischi che mostrano lieve iperintensità di segnale come da meniscopatia degenerativa. Regolari per decorso, morfologia intensità di segnale i legamenti crociati e collaterali. Non evidenza di versamento intraarticolare. Regolare l'intensità di segnale del triangolo adiposo di Hoffa. Iniziale riduzione di spessore della cartilagine articolare femore-tibiale e femore-patellare. Ringraziandola, le chiedo: cosa mi consiglia?
Gentile Signor ------- come prima cosa andrebbe valutata con attenzione la RMN, perché spesso possono sfuggire nel referto delle piccole pliche sinoviali, che possono causare dolori e non sono infrequenti negli sport con gesto atletico ripetitivo come il ciclismo. Se non fossero presenti tali anomalie, allora andrebbe rivalutata la sua posizione biomeccanica in sella, il tipo ed il posizionamento delle tacchette sotto gli scarpini. Cordiali Saluti
Buongiorno, vorrei chiedere un consiglio per il caso di mio figlio.Ha 11 anni e da circa un anno ha avuto problemi ad una caviglia da trauma contusivo. La terapia consigliata è stata inizialmente di riposo e antiinfiammatori. Successivamente avendo avuto delle ricadute si è proceduto alla RM al collo del pide che ha evidenziato una Fissurazione del legamento tibionavicolare. L'ortopedico ha quindi iniziato un ciclo (3 sedute) di infiltrazioni di acido ialuronico e vorrei sapere se è una terapia adeguata soprattutto se è il caso vista la giovane età del paziente. Grazie
Penso che il suo ortopedico abbia notato dalla RMN anche una lesione della cartilagine articolare, perché alla lesione ligamentosa l'ac. Ialuronico non serve a molto. Poi le consiglio un ciclo di kinesiterapia con propiocettiva per rinforzare la caviglia.
Gent.mo Dott., le scrivo per un problema che mi attanaglia da oltre 5 mesi. Brevemente, nel mese di agosto mi sono sottoposto ad artoscopia che ha comportato la exeresi della plica sinoviale a livello mediale. A tutt'oggi avverto un dolore sempre a livello mediale quando mi piego oltre ad un gonalgia a livello anteriore sulla rotula. mi suggerisca come tornare all'attività calcistica amatoriale, nonostante abbia rispettato il protocollo della riabilitazione. Grazie, arrivederci
Solitamente dopo 5 mesi dall'asportazione di una plica sinoviale il pz dovrebbe non avere più dolore. Se questo non è accaduto le possibilità sono due: o ha avuto una reazione cicatriziale anomala che ha riformato una specie di plica sinoviale (da valutare con RMN), oppure la sua gonalgia non dipendeva dalla plica ma da altra patologia articolare da meglio diagnosticare. Cordiali Saluti
Gentile Dottore, mi chiamo --------------, richiedo consiglio in caso Gratuito, altrimenti astenersi. 10 Anni fa (avevo 15 anni) sono stato operato al menisco mediale per qualcosa come rottura a manico di secchio.. Sono molti anni che ad intervalli irregolari ( ogni mese, ogni 2 o poco più) ho dolori nel piegare la gamba e non riesco a piegarla molto, impossibile farlo tutto. Poi dopo qualche giorno mi passa e riesco ad effettuare tutto il piegamento. Ho deciso di fare una risonanza magnetica e mi hanno scritto: diffuso aumento del segnale e sfumatura dei margini del LCA, a tratti "rigonfio" per diffuso edema da verosimile lesione distrattiva, e mal apprezzabile in corrispondenza ella sua inserzione prossimale per presumibile lacerazione. (utile controllare tale reperto a distanza di tempo). Si associa versamento reattivo nei recessi para-rotulei della sinovia.Verosimili esiti di pregresso intervento con ipersegnale della fibro-cartilagine meniscale laterale a livello del corno posteriore. Assottigliamento ed aumento del segnale dela fibro-cartilagine meniscale mediale su base degneraiva. Il legamento crociato posteriore è indenne da alterazione, normale nel calibro, decorso ed intensità del segnale. Sono in attesa di una visita ortopedica prenotata per il 10 marzo. Ora premetto di non capirci tutto, penso che il legamento crociato lesionato fino ad ora non mi dia problemi perché dai sintomi sembra riguardi la cartilagine e non potendo questa guarire, vorrei sapere cosa fare e se intervenire anche sul legamento... Mi può dire precisamente cosa ho, se intervenire subito, cosa devo fare, La ringrazio e le chiedo scusa per il disturbo.
La valutazione sul da farsi è prevalentemente clinica e non può prescindere dalla visione delle immagini. Se il ginocchio è instabile sarebbe opportuno ricostruire il ligamento. Inoltre sembrerebbe avere ostacoli meccanici al movimento, cosa che potrebbe essere indice di lesione meniscale instabile. La visita specialistica ortopedica risolverà i suoi dubbi. Cordiali Saluti
Ho 25 anni gioco a calcio da un mese sono fermo per questo problema riscontrato da una risonanza: lesione osteocondrale di 1 cm del margine articolare del condilo femorale laterale, iniziale artrosi femoro tibiale. Il mio ortopedico mi ha detto che ho una condromalacia rotulea ma non mi devo assolutamente operare. Ho sentito altri pareri e alcuni mi hanno detto di operarmi con un trapianto di cartilagine. Cosa mi consigliate? Grazie in anticipo.
Vista la sua giovane età le consiglio di seguire la strada chirurgica. Cordiali Saluti
Buongiorno, vorrei chiedere un consiglio per il caso di mio figlio. Ha 11 anni e da circa un anno ha avuto problemi ad una caviglia da trauma contusivo. La terapia consigliata è stata inizialmente di riposo e antiinfiammatori. Successivamente avendo avuto delle ricadute si è proceduto alla RM al collo del pide che ha evidenziato una fissurazione del legamento tibionavicolare. L'ortopedico ha quindi iniziato un ciclo (3 sedute) di infiltrazioni di acido ialuronico e vorrei sapere se è una terapia adeguata soprattutto se è il caso vista la giovane età del paziente. Grazie
Penso che il suo ortopedico abbia notato dalla RMN anche una lesione della cartilagine articolare, perché alla lesione ligamentosa l'ac. Ialuronico non serve a molto. Poi le consiglio un ciclo di kinesiterapia con propriocettiva per rinforzare la caviglia. Cordiali Saluti
Egregio Dott. Alessandri, nel referto della RM non c'è alcun riferimento a lesioni o deficit della cartilagine e martedì prossimo dovrà essere sottoposto a nuova infiltrazione che desumo dalle sue parole non dovrebbe portargli nessun giovamento . Preciso che già a Gennaio 2011 fu sottoposto ad una prima infiltrazione e per la verità il giovamento c'era stato,ma apprendo ora preoccupato della sua consulenza e dubito quindi dell'opportunità di proseguire nella cura consigliata dall'ortopedico a cui mi sono rivolto. Resto in attesa di una sua conferma in questo senso e ribadisco che il referto è il seguente" Verosimile fissurazione del legamento tibionavicolare". Cordiali saluti e infinite grazie.
Mi sono consultato per il suo caso con i nostri chirurghi ortopedici: anche loro mi hanno confermato che, visto il tipo di lesione e l'età del paziente, le infiltrazioni con acido ialuronico non sono la terapia d'elezione. Questo non toglie che il suo ortopedico possa essere a conoscenza di un nuova molecola che sia indicata anche per la cicatrizzazione dei ligamenti. Cordiali Saluti
Buongiorno, approfitto della possibilità che offrite tramite questo sito on-line per sottoporvi le mie problematiche relative al ginocchio sinistro. Ho 41 anni, sono alto 1.80 e peso 61Kg. Ho giocato a calcio da quando ne avevo 7. Nel 1990, causa trauma distorsivo al ginocchio sx, ho subito l`asportazione totale del menisco laterale. Dopo l'intervento la ripresa dell`attività sportiva è stata rapida (circa 2 mesi) ed è poi proseguita con regolarità (calcio ad 11 a livello di 1a e 2a categoria), con, in media, tre allenamenti la settimana e la partita il Sabato o Domenica. Durante questo periodo ho anche praticato, saltuariamente, tennis, pallavolo, corsa, senza mai accusare particolari problemi alle articolazioni. Da Gennaio 2008 in avanti, ho iniziato ad accusare, dopo gli allenamenti e la partita, una sensazione di indolenzimento, calore e un limitato gonfiore e dolore al ginocchio sx, che si attenuava o svaniva completamente se nell'immediatezza dello sforzo era possibile applicare sul ginocchio, per almeno 30 minuti, la borsa del ghiaccio, senza mai aver avuto la necessita` di ricorrere a farmaci antinfiammatori. A seguito del ripetersi di questa situazione ho come primo passo, (Aprile /2008), eseguito una radiografia, i cui esiti Le elenco di seguito: modesti segni di gonoartrosi, con sclerosi ed appuntimento dei tuberocli intercondilidei. Riduzione dell'emirima laterale. Ginocchio valgo. Ho quindi eseguito anche una RM, sempre nel 2008, i risultati della RM sono stati i seguenti: Esame eseguito su piani di riferimento assiale, coronale e sagittale, con sequenze T1, T2 Ge e STIR. L'esame RM ha evidenziato: in esiti di riferita meniscectomia mediale, non segni di frattura ai residui monconi meniscali meniscosi di alto grado alla fibrocartilagine laterale; ridotta l`interlinea articolare e segni di condromalacia di IV grado all`articolazione F-T specie sul versante condiliare senza tuttavia sofferenza della spongiosa ossea subcondrale. Lesione cronica parcellare del LCA Assotigliato ma continuo e teso il legamento collaterale mediale. Sostanzialmente regolari per decorso, morfologia ed intensità del segnale i legamenti crociato posteriore e collaterale laterale. Nella norma il tendine rotuleo e quadricipitale. Ai gradi di flessione esaminata, rotula in asse con segni di condromalacia di II-III grado all'articolazione femoro-rotulea. Non alterazione del segnale del tessuto osseo ai restanti segmenti scheletrici compresi nel volume d`esame. Non significativo versamento articolare. Un consulto ortopedico mi ha reso consapevole di un inizio di processo artrosico, e questo ha portato ad una drastica riduzone dell`attività calcistica, praticata oramai 1 volta al mese con gli amici, introducendo esercizi di contrazione isometrica + elettrostimolatore + cyclette, tutti ben tollerati + sedute di Tecarterapia A questi si sono uniti dei cicli semestrali di infiltrazioni di Synvisc (3 x 2ml).Il risultato e` stato un sostanziale benessere dell'articolazione, senza nessuna particolare limitazione. Ho eseguito ad Settembre 2011 una RMI di controllo, con i seguenti risultati, (un riassunto): Esame eseguito secondo i tre piani ortogonali con sequenze TSE pesate in T1, FFE T2, TSE in DP-T2. Non lesioni osteostrutturali focali patologiche a carico dei segmenti ossei esaminati.Iniziale Gonoartrosi femoro-tibiale laterale con condropatia del compartimento laterale, caratterizzata da riduzione di spessore superiore al 50% più evidente a carico del condilo femorale. Non lesioni focali osteocondrali femoro-rotulee e femoro-tibiali. Rotula in asse, non versamento liquido endoarticolare. Non si evidenziano corpi liberi intra-articolari, in particolare di natura osteocondromatosica. Integri i legamenti crociati ed i legamenti collaterali. Normale l`apparato tendineo estensore. Purtroppo, dopo l`infiltrazione eseguita ad inizio Ottobre si è verificata una reazione prima mai verificatasi, con elevato gonfiore e consistente versamento a carico dell`articolazione nelle successive 24 ore. Il prodotto è sempre lo stesso, cosi` come la mano dell`Ortopedico che in precedenza mi aveva eseguito le infltrazioni. E` stato necessario siringare 80 cc di liquido sinoviale per riportare la situazione alla normalità. Trascorso circa 1 mese ho eseguito altra infiltrazione, sempre con lo stesso prodotto, ma eseguita da altro Ortopedico, purtroppo il risultato e` stato ancora gonfiore e versamento, anche se non così consistente come la volta precedente. A questo punto, sospendendo le infiltrazioni, il mio Ortopedico ha anche iniziato a farmi valutare la possibilita` di un trapianto di menisco da donatore, prescrivendomi un esame Rx sotto sforzo in ortostasi, per valutare se ci possono essere le condizioni.Volevo cortesemente chiedere se questa tecnica di trapianto di menisco, nell'ipotesi ci fossero le condizioni, e` sufficientemente stabile e testata e quali possono essere ragionevolmente i risultati ed i limiti da attendersi e quali sono i centri di eccellenza per tale intervento in Italia / Estero. Aggiungo che Il mio mestiere prevede per la maggior parte del tempo un lavoro di ufficio, durante il quale sto seduto. Mentre per gli spostamenti da e verso casa utilizzo il treno, quindi, eliminando buona parte delle attività sportive che praticavo, per la maggior parte del mio tempo il ginocchio e` in posizione di riposo. Mi scuso se ho approfittato della vostra gentilezza e mi sono dilungato, ma volevo darvi un quadro il più chiaro possibile della situazione. Vi ringrazio sin d`ora per il tempo che eventualmente vorrete dedicarmi, Saluto cordialmente.
Il trapianto meniscale da donatore è un procedimento possibile in molti Centri italiani e stranieri, affiancato al trapianto di menischi sintetici, e che non ha rischio biologico. Il problema è l'indicazione corretta dopo valutazione di esami radiologici e visita del pz. Con la corretta indicazione e motivazione del pz, avendo chiari obiettivi e limiti,i risultati sono buoni. Cordiali Saluti
Salve sono una ragazza di 29, non pratico attività sportiva e dopo una serata di ballo, senza alcun riscaldamento di pizzica salentina (è un ballo fatto prettamente da saltellini), ho accusato dalla sera stessa un forte dolore sotto i malleoli sia int che est di entrambi i piedi, che mi impediva di ruotare i piedi e di camminare. Ora son passate 2 settimane e dopo impacchi di ghiaccio,Fans, ad uso topico e per bocca ( che ancora faccio) va molto meglio. Adesso il dolore non c' è più a riposo, un po' nei movimenti di rotazione del piede e con il carico soprattutto a fine giornata. Continuo con questa terapia? Quando potrò riprendere un'attività normale e anche di ballo?
Prosegua pure con i FANS per os e per uso topico, sospenda la crioterapia. Per accelerare i tempi di recupero faccia un ciclo (6-10 sedute) di tecarterapia. Cordiali Saluti
Salve,siccome ho un infiammazione ai muscoli del ginocchio volevo sapere un consiglio per la riabilitazione graduale cioè,cosa posso fare come esercizi per ricominciare a correre senza forzarlo molto.
Il termine "infiammazione al ginocchio" è molto vago. Però prima di riprendere la corsa si consiglia di fare alcune settimane di esercizi per rinforzare il vasto mediale (sempre che il suo problema lo permetta). Cordiali Saluti
Salve sono un ragazzo di 16 anni e con un incidente stradale mi sono fratturato la tibia la mia gamba e stata ingessata fin sopra il ginocchio piegata a forma di L, volevo sapere in base alla mia giovane età avevo il bisogno di operarmi per continuare a fare lo sport che pratico calcio e se potrò continuare a giocare o meno?? Cordiali saluti
Non viene specificato il tipo di frattura, né quale distretto della tibia è stato interessato dalla lesione. Le fratture che portano complicazioni sono quelle del piatto tibiale che, se scomposte, possono anche interessare i ligamenti crociati del ginocchio. Oppure quelle a livello malleolare con interessamento dei ligamenti della caviglia.Ma se gli ortopedici hanno optato per il gesso e non per l'intervento immediato, ritengo che non ci siano grossi problemi per il recupero e che, dopo 4-8 settimane di fisioterapia (iniziando con la riabilitazione in acqua) potrà riprendere gli allenamenti. Cordiali Saluti
Buonasera.... sono un ragazzo di 43 anni di età, il mio problema è il seguente: ho un dolore persistente al ginocchio sx , dovuto ha un danno alla cartilagine della rotula .Lo stesso ginocchio 15 anni fa è stato operato per la rottura di LCA , e ricostruito con tendine rotuleo. Sono seguito già da un ortopedico il quale mi ha fatto dell' infiltrazioni al ginocchio per rigenerare la cartilagine ma il mio dolore non è scomparso. Lo stesso ortopedico mi ha proposto di sottopormi ad un operazione un po' troppa complessa e invasiva. Vi chiedevo per ovviare a tale operazione se il trapianto di cartilagine può essere una buona alternativa. Vorrei sapere se possibile dove potrei fare questo trapianto, i tempi di recupero e le percentuali di riuscita. Vi ringrazio per l'attenzione e vi saluto
Gentile Signore, non mi specifica cosa le ha proposto il suo ortopedico ("un operazione un pò troppa complessa e invasiva"),ma anche l'intervento per il trapianto della cartilagine rotulea non è semplice, inoltre siamo un po' ancora in una fase poco più che "sperimentale" e gli insuccessi sono un'alta percentuale. Inoltre viene consigliata a pazienti con età inferiore a 30 anni circa. Comunque per avere altre informazioni si rivolga al Rizzoli di Bologna, istituto di eccellenza per questo tipo di intervento. Cordiali Saluti
Ho effettuato una artroscopia ed hanno riscontrato: plica sinoviale ipertrofica con lesione condrale di 4° (gin dx) e' necessaria una protesi ?
Gentile Sig------------, Premesso che il danno non può essere valutato senza vedere gli esami diagnostici e che l'età ha una sua importanza nelle indicazioni terapeutiche, bisogna distinguere le due patologie: A volte la plica sinoviale può dare una sintomatologia più dolorosa (dipende dall'età e dalla attività del pz) ed in quel caso si risolve operandola. Per quanto riguarda la lesione condrale, dipende da quale zona dell'articolazione è interessata, se ci sono dei difetti importanti del ginocchio (valgismo,varismi ecc). Sulla base di queste considerazioni generali e ovviamente della visita clinica con visione degli esami strumentali si può decidere quale è la migliore terapia. Cordiali saluti
Dolori gn.sn.anni 72 fatta ris.mg.risultato:sinovite reattiva art.re:Rotula alta in marcata bascula laterale femoro-rotulea di alto,nonles.men.li,leg. croc.mio-tend.segn.osseo nella norma.
Consiglio di fare un RX in ortostatismo ad entrambe le ginocchia per valutare il grado di gonartrosi presente. Utile un ciclo di kinesiterapia per migliorare il trofismo del quadricipite femorale (specie del vasto mediale).
Mi deve perdonare se mi permetto di darLe ancora fastidio,ho seguito il Suo consiglio RX ortostatismo,il responso è: Non si apprezzano segni da lesione ossee a focolaio in atto. Segni di gonartrosi. Conservati i rapporti articolari Femoro-tibiali.Rotule in posizione più alta che di norma con atteggiamento in bascula esterna della destra. Ho iniziato come da Lei suggerito un ciclo di kinesiterapia. Mi scusi se approfitto della Sua bontà,devo fare altro? Se ritiene opportuno chiedermi un pagamento per la consulenza lo faccia pure,lo ritengo giusto. Ringrazio ancora per la Sua gentile disponibilità,colgo l'occasione per porgere i miei migliori saluti. Consapevole che da ------- non Le occorre nulla,però mi ritengo a Sua completa disposizione qualora posso essere utile in qualche cosa. Distinti Saluti
Confermo la kinesiterapia associata ad elettrostimolazioni per migliorare il trofismo del vasto mediale. Utile associare un'integrazione di Cartijoint (1 cps al dì per tre mesi) ed un ciclo di 3 fiale intrarticolari (una ogni 10-15 giorni) di acido jaluronico. Distinti Saluti
Buongiorno, ho trovato il vostro sito e sul web cercando nuove indicazioni terapeutiche per la riparazione di buchi di cartilagine o focolai osteocondritici del ginocchio DX l’indicazione per l’HILT TERAPIA. A tal proposito allego un paio di immagini e l'esito della risonanza magnetica eseguita 10 giorni fa in seguito alla valutazione dell'efficacia di terapia con fattori di ricrescita (PRP) eseguita all'ospedale Rizzoli di Bologna nei mesi di marzo-aprile. In attesa di una valutazione da parte del mio ortopedico, ero interessato a sondare l'efficacia della hilterapia in merito a questi problemi. La ringrazio anticipatamente per fornirmi qualche indicazione utile a scopo, in seguito alla quale si potrà concordare una visita presso il Vostro istituto comprensiva di accertamenti clinici. Grazie
Gentile Sig. --------, dopo aver visionato la documentazione da lei inviata con uno dei nostri consulenti chirurghi ortopedici, il dr. Indelli, la nostra convinzione è che purtroppo nel suo caso la terapia strumentale non abbia efficacia e sia quindi eventualmente da valutare un intervento con trapianto cartilagineo, anche in relazione alla clinica e all'evoluzione del quadro. Cordiali saluti
Buongiorno, desidero avere informazioni (modalità e costi) sugli esami posturali che si fanno nel vs. istituto. Sono un Runner principiante a cui si sono ripetute infiammazioni al tendine rotuleo sx e, pertanto, mi è stato consigliato di procedere per lo meno ad una "baropodometria elettronica". Grazie, cordiali saluti
Gentile Signore, premesso che la baropodometria viene effettuata nel nostro Istituto, di solito in casi di infortuni recidivanti quali quello da lei descritto consigliamo sempre una consulenza specialistica che viene effettuata dal nostro medico fisiatra, Dott. Alessandri, il quale potrà valutare la necessità o meno di questo esame che indaga solo un particolare aspetto della postura. In taluni casi infatti può essere sufficiente un esame clinico, in altri un rx, in altri ancora un esame posturale completo che è cosa diversa dalla baropodometria, in altri infine può risultare utile cambiare calzatura. Pertanto le consiglierei di chiamare la nostra accettazione per prenotare una visita fisiatrica per inquadrare il problema. Cordiali saluti
Buona sera, mi chiamo ----------, ho 32 anni e ai primi del mese sono stato operato al ginocchio destro a causa di un incidente stradale. mi hanno dimesso e nel foglio di dimissione hanno scritto che l'intervento era per.... IPERPRESSIONE ROTULEA E CONDROPATIA DI 4° GRADO, TROCLEA GINOCCHIO DESTRO. Volevo quindi capire bene cosa significa. Grazie
Gentile Sig. ---------- nello scusarmi per il ritardo, la situazione da lei descritta non credo possa essere riferita all'incidente almeno nella condropatia, che certamente era preesistente. Infatti questa condizione è provocata da una eccessiva pressione rotulea sulla faccetta esterna a causa di lesioni legamentose e con il concorso spesso del sovrappeso, che nel corso degli anni, porta a una prematura erosione della cartilagine rotulea. La lesione può peggiorare coi tempo ed è spesso presente in entrambe le ginocchia. Nel suo caso può essere utile un trattamento con un supplemento dietetico di cartilagine, ed eventualmente un ciclo di infiltrazioni con acido ialuronico. Distinti saluti
Ho l’alluce valgo al piede destro vorrei avere notizie, grazie.
Gentile signora, sono due i possibili approcci per il suo problema: - Esame Baropodometrico propedeutico all'utilizzo di un plantare bilaterale con scarico dell'avampiede e supporto dell'arco plantare mediale - Approccio chirurgico con correzione con tecnica mini invasiva Evidentemente la scelta deve essere fatta dopo una valutazione clinica di uno specialista ortopedico. Cordiali saluti
Mi è stata diagnosticata una condropatia rotulea di grado 2a con lesione focale condrale mediale. da circa 10 anni nuoto 3 volte la settimana da circa 1 mese avverto un dolore al ginocchio senza gonfiore. Mi hanno consigliato di fare punture di acido ialuronico e se il dolore persiste l'operazione. Mi hanno anche consigliato di nuotare senza muovere le gambe o di nuotare con le pinne ma in questo modo indurisco il quadricipite e sento dolore. Consigliate di fare nuoto e sviluppare il quadricipite ma io sento il dolore proprio facendo così. Che cosa posso fare?
Gentile Signore, potrebbe essere utile nel suo caso un ciclo di infiltrazioni con acido ialuronico (3/4 in un anno) abbinato ad un ciclo fisiokinesiterapico particolarmente mirato alla riabilitazione isometrica e isotonica, ma senza estensione attiva. Il nuoto va bene, ma senza pinne in quanto si produrrebbe troppo stress sul distretto femoro rotuleo. Cordiali saluti
Buongiorno, in seguito ad una distorsione della caviglia avuta nel mese di Febbraio,e dopo diverse terapie tra cui tens e laser,persiste ancora il dolore. Ho eseguito dopo varie insistenze ,una RM che ha evidenziato un assottigliamento come per lesione parziale del legamento peroneo-astragalico. Ho rifatto una ulteriore visita ortopedica e mi è stato consigliato di fare delle infiltrazioni con acido ialuronico. E' la terapia giusta e risolutiva ho devo fare altro?Grazie in anticipo per la gentile risposta.
Gentile Signora L'acido ialuronico è senz'altro indicato nel suo caso. A questo è poi preferibile associare un ciclo fisiokinesiterapico particolarmente mirato alla riabilitazione propiocettiva della caviglia. Cordiali saluti
Buongiorno, esiste un intervento per il tendine rotuleo? Potrei avere più informazioni al riguardo?
Gentile Signora ---------, l'intervento esiste ma è indicato solo in caso di grave degenerazione con limitazione funzionale e oltre alla valutazione clinica in questo caso è indispensabile una RMN del distretto interessato. L'intervento consiste nel rinforzo con il tendine semitendinoso. Se la domanda nasce dall'esistenza di una tendinopatia anche importante, ovviamente è utile la tecarterapia. Distinti saluti
Mi hanno riscontrato dopo artroscopia una condropatia del 4°femore rutoleo. Cos'è possibile fare secondo voi tenendo presente che ho 44 anni?
Gentile Signor ------,dando ovviamente per certa la diagnosi, e premesso che comunque una valutazione clinica preliminare è indispensabile, in questi casi di solito consigliamo: Un ciclo di fisiokinesiterapia per potenziare la muscolatura del distretto Una integrazione alimentare di cartilagine (per periodi lunghi) Un ciclo di infiltrazioni locali con acido ialuronico (di solito 3-4 all'anno) E' evidente che poi tale schema può essere modificato in relazione alla valutazione clinica e all'evoluzione del processo. Distinti saluti
Mio fratello ha subito, in un incidente stradale, una frattura poliframmentaria della rotula dx ed è stato sottoposto, dopo 4 gg, ad intervento chirurgico con cerchiaggio. Potrà riprendere le sue normali attività (es. bici) e dopo quanto tempo dall'intervento? E' passato un mese da tale intervento ed il ginocchio è ancora molto gonfio e non riesce ad articolare la gamba. E' ancora troppo presto?
Gentile -----------, l versamento e la riduzione dell'articolarità è normale a 30-40 gg dall'intervento. A seconda del controllo radiografico si possono accelerare i tempi di recupero se la riduzione della frattura è buona. I tempi per l'uso della bicicletta sono di circa 60-90 giorni. Comunque per una valutazione accurata sarebbe opportuna una visita con la valutazione rx in due proiezioni (AP e laterale). Cordiali saluti
Sesso m. ho 51 anni,circa 36 anni orsono ho avuto un incidente in moto sono stato operato alla clavicola destr. mi hanno messo un chiodo fisso, all'interno e un filo che entrava dalla spalla,che mi e stato rimosso prima di togliere l'ingessatura,fin qui tutto normale tranne che dopo 36 anni dove mi hanno messo il filo mi si e riaperta la ferita,mi fa male,e a volte sanguina,ma e normale tutto questo? grazie per la risposta.
Gentile Signore, da quello che lei racconta c'è un fondato sospetto di osteomielite che può dirimere con un Rx della clavicola o una scintigrafia ossea localizzata. Distinti saluti
Salve dottore volevo chiederle un'informazione..Io gioco a calcio a livelli professionistici e ho 22 anni , in questi giorni in seguito a costanti cedimenti dopo essermi operato di lca qualche anno fa ho effettuato degli esami (rm) che rilevano la presenza di lca nuovamente rotto con relativa instabilià del ginocchio e una condropatia di 4 grado a livello del condilo femorale, mi è stato detto che c'è bisogno di un intervento chirurgico e questo è chiaro ma fino a quando non si andrò a livello artroscopico non si sa come intervenire sulla cartilagine se con delle microfratture ossee o con innesto di materiale sintetico , quello che vorrei sapere dato che mi tormenta un pò è quanto possano essere i tempi di recupero con entrambe le tecniche, la ringrazio anticipatamente per la risposta e le mando sinceri saluti.
Gentile Sig. --------, pur essendo tutte le metodiche prospettate corrette, nella nostra esperienza per uno sportivo l’intervento di ricostruzione del LCA è consigliabile utilizzando tessuto di “banca” (allocraft); purtroppo in questo caso il tempo di recupero è maggiore (circa 6 mesi) ma il risultato è certamente migliore (sottolineo per uno sportivo). Le altre metodiche (microfratture e trapianto cartilagineo autologo o sintetico) entrambe comunque corrette hanno il vantaggio di avere tempi di recupero minori. Distinti saluti
Salve mi chiamo ---------- ho 27 anni sono 176 cm 60 kg e vi scrivo perché ho la plica sinoviale del ginocchio sx ispessita. Il mio ortopedico dice acido ialuronico?io non sono troppo convinto. Voi che potete dirmi. L'operazione cosa comporta per il ginocchio che si ritrova senza una sua componente?tempi recupero?
Gentile Sig ------------------, è utile sapere per poterla rispondere se lei pratica uno sport o no; questo è importante per due motivi: 1) se non pratica sport, si tende a non operare perchè nel sedentario si infiamma meno facilmente 2) i tempi di recupero sono diversi in base al tipo di sport praticato Comunque l'ac. ialuronico si utilizza se la plica è molto piccola, ma i risultati non sono molto soddisfacenti. L'intervento è in artroscopia ed il risultato è buono al 90%. Cordiali Saluti
Sì, io pratico sport prima andavo a correre ma ora no, faccio camminate 2 volte alla settimana e nuoto cerco di andare in bici ma avverto fastidio dopo la sgambata in bici; sto cercando di rinforzare il quadricipite dato che è poco tonico con lavoro isometrico e concentrico senza però forzare troppo e non tutti i giorni circa 1- 2 volte a settimana e di allungare la muscolatura posteriore con esercizi tipo mezierès con quest'ultima ho trovato benefici difatti credo che appena posso farò delle posturali. Se vuole le metto in allegato la RMN che ho fatto poco fa. Grazie Dottore e mi scusi di nuovo se mi sono permesso di disturbarla ma mi creda ormai è un po di tempo che tale situazione va avanti e io non c'è la faccio più voglio tornare a giocare a calcio a correre in tranquillità.
Gentile Sig ----------------, poiché pratica sport le consiglierei l'atroscopia. Per il recupero, dato il calcio e la corsa sono attività traumatiche per il ginocchio, occorreranno dalle 6 alle 8 settimane per riprendere a pieno l'attività, mentre la riabilitazione in palestra e/o in piscina la può iniziare dopo pochi giorni. Cordiali Saluti
Buon giorno volevo chiedere un'opinione riguardo al mio caso. Io ho 31 anni e ho subito due interventi al ginocchio dx. Il primo nel 1998 con rottura di rotula e tendine rotuleo. In questo intervento mi e' stato effettuato un cerchiaggio della rotula e visto che forse non avevano molta voglia di lavorare quel giorno il tendine non me l'hanno sistemato,quindi nel 1999 sono andata in un altro ospedale per rimuovere il cerchiaggio e farmi riattaccare il tendine. Diciamo che da allora nonostante qualche problemino le cose sono andate discretamente e sono tornata a fare il mio sport, granfondo in bici da corsa. Ovviamente tenedo in costante controllo annuale il mio ginocchio dx. A aprile nel mio consueto check up,c'e' qualcosa di nuovo: condropatia di 4grado ispessimento e calcificazioni del tendine rotuleo e versamento sottorotuleo. Ho effettuato quindi due visite ortopediche per vedere i pareri: 1) operazione di pulizia in artroscopia 2) ricostruzione di cartillagine e sistemazione del tendine rotuleo con conseguente controllo generale dell'articolazione. Vi chiedo,potrei fare una protesi? Quali vantaggi avrei con la ricostruzione della cartillagine? I tempi di ripresa nei vari casi quali sono? Potro' tornare in bici? Nell'attesa di una vostra risposta porgo distinti saluti.
Gent.ma Signora ----------, il quadro clinico da lei riferito e' clinicamente importante: Lei e' affetta da un quadro iniziale di artrosi rotulea: Il trattamento da noi consigliato include innanzi tutto una terapia farmacologica con protettori della cartilagine ( 3-4 infiltrazioni intra-articolari con acido ialuronico ed un integratore cartilagineo giornaliera: osteobiflex o cartijoint) ed un ciclo fisioterapico con potenziamento in isometrica del muscolo vasto mediale. Dal punto di vista chirurgico i trapianti cartilaginei a livello di rotula hanno ancora una bassa percentuale realistica di successo; semmai potrebbe essere utile un riallineamento rotuleo in modo da utilizzare maggiormente la parte di rotula meno danneggiata; gli interventi di protesizzazione rotulea sono ancora in fase sperimentale (successi del 70 % a 5-10 anni...ancora non convincenti...); lei e' comunque ancora troppo giovane per un intervento protesico. i tempi di ripresa dopo riallineamento rotuleo sono di circa 90 giorni per quanto riguarda l'attivita' sportiva.... Cordiali saluti
Gent.mo Dott.,sono un ragazzo di 22 anni che da sempre gioca allo sport più bello del mondo: il calcio, praticandolo anche a livello professionistico. Circa un anno e mezzo fa mi sono fatto male al LCA del ginocchio dx e non le nascondo la mia preoccupazione al riguardo. Ho effettuato 2 r.m. e 3 visite ortopediche ( nelle prime due mi veniva chiesto di operarmi e nella terza no). Per una maggiore chiarezza le mando gli esiti delle R.M. La ringrazio per l'attenzione e in attesa di una risposta Le mando i miei saluti
Caro -------------, dalla documentazione prodotta emerge che il LCA è rotto. Le considerazioni generali in tali casi sono che al di là della attività sportiva e in considerazione della giovane età l'intervento è consigliato sia perché il LCA è un importante "stabilizzatore" articolare, sia perché l'instabilità del ginocchio favorisce l'insorgere o l'accentuarsi dei processi degenerativi dei menischi e delle cartilagini.
La pubalgia è da quasi 17 anni che mi perseguita, che fare?
Risposta altrettanto concisa: come va la postura? Distinti saluti
Gentilissimi Dottori Vi voglio informare che il 13 di Agosto 2004 ho subito un ginocchiata alla coscia sinistra, ( mia gamba d'appoggio) dopo qualche giorno ho rigiocato, infortunato, e facendomi un'ecografia mi hanno riscontrato un'ematoma all'interno del muscolo vasto intermedio, allora mi hanno consigliato la seguente terapia, ultrasuoni e laser , questi l'ho fatti dalla fine di settembre in poi, facendomi 20 sedute, alla fine ho rifatto una nuova ecografia è il risultato è stato il seguente che l'ematoma si è calcificato, onestamente io ho incominciato, non avendo molto fastidio, a correre piano piano faccio molto stretching e qualche partitella la faccio anche, ma ancora sento un po' di dolore maggiormente dopo che finisco di allenarmi, ora avendo un po' di difficoltà economiche in famiglia, il lavoro in calabria è quello che è, e non potendo fare un salto a Firenze per farmi una visita avrei bisogno dei consigli, cioè: posso più in là giocare a calcio? che devo ancora fare? questo dolore alla fine della partita è normale mi sento come pungere tutto il quadricipite Vi prego i nostri paesi non offrono altro solo squadra di calcio del paese ci fa svagare e ci fa stare un po' in movimento, e inoltre ti distrae dei problemi che ci sono in giro, oltretutto sono un malato di calcio. Vi ringrazio anticipatamente per la Vs disponibilità
Gentile Signore, da quanto lei riferisce è probabile la presenza di una "spina irritativa" conseguente alla calcificazione. Potrebbe essere utile un Rx per escludere una miosite. Distinti saluti
Cos'è una condropatia rotulea? si può guarire definitivamente da questa patologia (magari anche con un intervento)?
È una sofferenza della cartilagine articolare della rotula. La guarigione dipende dal grado della condropatia (da 1 a 4) Generalmente il grado 1 e due possono guarire con terapia combinata farmacologica e fisica ovvero con pulizia cartilaginea e/o perforazione ossea in artroscopia. I gradi 3 e 4 prevedono un trapianto cartilagineo. È comunque importante la diagnosi certa e accurata (di solito in artroscopia) e tenere presente che tutte le soluzioni richiedono un equilibrio muscolare per lo scorrimento rotuleo. Distinti saluti
Gentile Dottore, mi chiamo Gabriele, ho 29 anni. In un partita di calcetto ho ricevuto un calcio molto duro alla tibia poco sopra la caviglia. Ho subito notato un indurimento e un ematoma che sono durati per più di dieci giorni. Oggi a distanza di un 1 mese e mezzo il dolore è scomparso, ma sulla parte colpita è rimasto un indurimento facilmente individuabile al tatto, simile ad un bozzo, che mi provoca a volte un leggero fastidio. Come devo comportarmi?
Gentile Signore, è indispensabile un valutazione ecografica della tumefazione per definirne le caratteristiche (ematoma organizzato con o senza reazione del periostio?); solo dopo si può procedere ad adeguata fisioterapia, ovviamente prescritta dal medico. Distinti saluti
Gentile Direttore,le scrivo per avere se possibile un suo parere circa una questione che ora le illustrerò, ho 25 anni e lo scorso Agosto sono caduta mentre praticavo arrampicata sportiva riportando una frattura esposta e multipla della rotula sx. Dopo intervento di osteosintesi ho fatto un periodo di 60gg di completa immobilita (stavo a letto) dopodiché ho passato circa 20 gg di camminando con 2 stampelle senza poggiare la gamba sx e poi via via sono tornata a camminare. Ora,le scrivo perché questa prolungata immobilità ha ridotto il tono del quadricipite che a tutt'oggi non mi permettere di correre e a volte mi cede stando ferma, pratico elettro-stimolazione da 3 mesi senza avere grandi aumenti di massa,non posso svolgere i comuni esercizi per il quadricipite (squat,leg extension etc) a causa di una tendinosi sia al rotuleo che al tendine del quadricipite stesso;dato che vorrei cominciare a riprendere il mio sport mi chiedevo come posso fare per aumentare la massa muscolare e se la mia situazione non sia in realtà muscolarmente irreversibile. In attesa di una sua gentile risposta le invio i miei più cordiali saluti. A presto
Gentile Signora, per la diagnosi di tendinosi occorre una valutazione Ecografica e RMN. Se è realmente tale, ma limitata, sono possibili alcune terapie fisiche strumentali e non (LASER CO2, Stretching, Eccentrica del quadricipite) che dovranno naturalmente esserle prescritte dallo specialista che la valuta. Non si può escludere anche dopo le terapie e in considerazione della giovane età, la necessità di un intervento chirurgico per la rimozione delle degenerazioni. Il consiglio è quindi di recarsi da un ortopedico per una valutazione accurata. Distinti saluti
Salve! Ho 22 anni (178 cm per 70 kg) e vivo in provincia di Roma. Da sempre appassionato cicloamatore nel periodo estivo ero solito percorrere 60 km a settimana sulla mia Mountain Bike. Il mio problema: Nella primavera del 2001 ho iniziato ad accusare dolore al ginocchio destro quando, in salita, spingevo sui pedali. Effettuata una RMN nel Luglio del 2001 è emersa una "condropatia rotulea sul versante esterno di troclea con consesuale iperplasia plicare del comparto interno. niente lesioni fissurative a carico delle porzioni meniscali evascolari. normalita delle componenti capsulo-legamentose". Decisi allora di sentire il parere di un ortopedico. Primo ortopedico (Settembre 2001) Dal momento che alla pressione diretta non accusavo dolore, il dottore mi ha bloccato la gamba, sul lettino, spingendo con la mano poco sopra la rotula, contraendo il muscolo, in questa posizione, il dolore c'è stato. Condropatia da carico, disse, devi smettere l'attività fisica fino a Dicembre; il riposo favorirà il riassorbirsi dell'infiammazione. A Gennaio 2002 sono in bici, pochi km di fondo a settimana per riprendere, apparentemente e tutto a posto ma alla prima salita ho di nuovo fastidio. Sospendo la bici prima che diventi dolore e aspetto una nuova visita. Secondo ortopedico. Non accuso dolore a nessuno dei movimenti della gamba a cui vengo sottoposto ne tanto meno alla pressione sul ginocchio. Nemmeno una serie di piegamenti sulle gambe, atti a simulare la pedalata, mi da problemi anche se il ginocchio emette un cigolio inquietante. Spiego che il dolore, localizzato nella zona alta della rotula, verso l'esterno della gamba, compare dopo circa 10 km di pedalata e va crescendo fino ad impormi di scendere dalla bici. Camminando non ho alcun dolore, se tuttavia, dopo un sforzo del genere, spingo a terra la punta del piede destro, da posizione seduta, il dolore ricompare. Il suo consiglio è elettrostimolazione, fisioterapia e niente bici. Il mio medico curante però mi sconsiglia la terapia articolare in favore, di non ben specificate, infiltrazioni. Inizio a sentirmi confuso e voglio vederci chiaro. Terzo ortopedico (Maggio 2002) è pronto ad intervenire chirurgicamente sulle cause della condropatia. Incisione della plica sinoviale (di cui nessuno mi aveva mai parlato prima) per permetterne la distensione e detenzione del legamento alare della rotula per farla tornare in asse eliminando così l'iperpressione causa di attrito e quindi della condropatia. Se prima ero confuso ora ho perso fiducia. Da Giugno 2002 ho smesso ogni attività fisica in attesa di un'altra visita per la quale ho dovuto aspettare 7 mesi. Quarto ortopedico (Febbraio 2003) Nessuna risposta dolorosa ai movimenti della gamba e alla pressione diretta sul ginocchio. Mi consiglia una blanda attività fisica a corpo libero per riprendere tono muscolare. Avendo raccolto informazioni circa le condropatie chiedo se possano essere indicati esercizi per rinforzare il vasto mediale così da tentare una via conservativa per addrizzare la rotula. A suo dire tuttavia non c'è iperpressione, la rotula è in asse, devo solo stare attento a non rovinare la cartilagine rimasta. Mi da una cura di Condral per due mesi (800 mg al giorno)che ho da poco iniziato. Quando insisto sul tasto bici mi liquida dicendo che ci sono anche altri sport. Sono arrivato così a scrivere queste righe rivolgendomi a Lei, per un suo parere, psicologicamente frustrato, non so più dove sbattere la testa. Ci sono reali possibilità che io possa tornare in bici? Per sapere se la cura darà buon esito dovrò eseguire di nuovo una RMN? Devo seguire la via conservativa o quella chirurgica? Grazie per l'aiuto. Cordiali saluti
Caro ----------, nello scusarmi per il ritardo e premettendo che il quesito che poni non si può risolvere via e-mail, desidero solo proporti alcune considerazioni "in ordine sparso": la condropatia rotulea CONTROINDICA l'attività in mountain bike che in tale caso è dannosa potendo peggiorare la situazione; viceversa si può svolgere attività ciclistica su strada; rispetto poi al tuo caso particolare sarebbe interessante sapere se la rotula è in asse o meno con un riscontro oggettivo, ad es. un Rx assiale di rotula sec. Marchant; se la rotula risultasse in asse sarebbe opportuno valutare se le masse muscolari del distretto lavorano in modo ottimale; infine è l'entità della lesione, oltre che l'età del soggetto e la normale attività che svolge a giustificare se e quale intervento chirurgico (dalla semplice "pulizia" al trapianto di tessuto) Cordialmente
Buongiorno, avrei cortesemente bisogno di un consiglio. 9 giorni fa mi è stata diagnosticata una pubalgia (non ho effettuato nessuna lastra o ecografia), sono stata a riposo per una settimana ed ho preso due capsule di feldene al giorno. Ad oggi il dolore non è scomparso. Lunedì prossimo parto per l'estero, ed il viaggio prevede camminate e lunghi viaggi in jeep. È opportuno che io parta, o è il caso di annullare il viaggio, e di procedere con gli accertamenti del caso? Grazie mille
Gentile Signora, la pubalgia è una patologia un po' "noiosa", nel senso che aldilà di alcuni interventi terapeutici possibili, richiede senz'altro il riposo (inteso almeno come attività motoria normale senza sforzi). Pertanto, se publagia è, tragga lei le conclusioni. Distinti saluti
Buon giorno vorrei alcune informazioni riguardanti le immersioni: Il 17/05/04 ho subito una frattura pertrocanterica del femore con intervento chirurgico e innesto di chiodo gamma, ho 43 anni e oltre alla passione per la mountain bike (che mi ha procurato la frattura) seguo attivamente la subacquea. Quesito: quanto tempo deve passare prima che possa nuovamente immergermi e ho dei limiti di profondità. Ringraziando anticipatamente cordialmente saluto.
Se la guarigione clinica è certa e confermata, dopo 2-3 mesi può riprendere le immersioni, ma almeno nei primi tempi non andare oltre i 10-15 mt, per i problemi (dolore) che la placca potrebbe procurare. Distinti saluti
Salve sono un ragazzo di 16 anni e con un incidente stradale mi sono fratturato la tibia la mia gamba e stata ingessata fin sopra il ginocchio piegata a forma di L volevo sapere in base alla mia giovane età avevo il bisogno di operarmi per continuare a fare lo sport che pratico calcio e se potrò continuare a giocare o meno?? Cordiali saluti
Non viene specificato il tipo di frattura, né quale distretto della tibia è stato interessato dalla lesione. Le fratture che portano complicazioni sono quelle del piatto tibiale che, se scomposte, possono anche interessare i ligamenti crociati del ginocchio. Oppure quelle a livello malleolare con interessamento dei ligamenti della caviglia.Ma se gli ortopedici hanno optato per il gesso e non per l'intervento immediato, ritengo che non ci siano grossi problemi per il recupero e che, dopo 4-8 settimane di fisioterapia (iniziando con la riabilitazione in acqua) potrà riprendere gli allenamenti. Cordiali Saluti
Vorrei sottoporre alla Vostra il caso di mio figlio Mario, 13 anni. Nel giugno del 2009 durante una partita di calcetto ha subito una piccola infrazione all'astragalo del piede destro curata con riposo per circa 20 gg. Successivamente a quell'episodio ha continuato a giocare a calcio. Poichè lamentava indolenzimento e gonfiore al piede, nel 2010, è stato sottoposto ad un esame radiografico da cui però non è emerso nulla di significativo Continuando il disturbo, nel mese di luglio 2011, è stato sottoposto ad una risonanza magnetica dalle quale è risultata la presenza di "due piccoli focolai di osteocondrite". L'ortopedico ha prescritto: Astensione dall'attività sportiva - 40 gg di I-ONE - Magnetoterapia e cura per via orale con AMEDIAL. Nel mese di novembre 2011 altra risonanza di controllo con esito: "a carico della midollare ossea del domo astragalico si apprezza medialmente area ovolare di circa un cm con segnale intermedio in T1 alto in T2 FS presentante orletto ipotenso compatibile con lesione osteocondrale II grado, altro piccolo focolaio posteriormente alla precedente" Quindi pare che la terapia non abbia sortito effetti... Mario è un ragazzino e come molti suoi coetani ha una passione smodata per il calcio. Oltre alla evidente preoccupazione per l'incognita di questo disturbo, pensare di vederlo costretto, già alla sua età, al riposo e all'astensione da qualsiasi sport provoca grande dispiacere. Mi hanno prospettato la necessità di un trapianto di cartilagine...Ma vorrei sapere a chi rivolgermi? Quali le percentuali di riuscita? Grazie per l'attenzione
Condividiamo la terapia con magnetoterapia (non domiciliare, ma con apparecchio professionale presso un istituto di FKT) e integratore per la cartilagine. Poiché il pz ha solo 13 aa non le consiglierei l'intervento, perché i focolai dovrebbero scomparire con le terapie ed il riposo.Inoltre le consiglio di effettuare un esame baropodometrico statico e dinamico per valutare una eventuale correzione podalica, che potrebbe accelerare il processo di guarigione. Comunque se vuole informazioni per il trapianto di cartilagine si dovrà rivolgere al Rizzoli di Bologna. Cordiali Saluti