Fisioterapia e Riabilitazione
Soffro di tendinite mi hanno consigliato il kinesiotaping, però faccio anche laserterapia e ultrasuoni. Posso fare applicare il cerotto nella parte dove il laser e gli ultrasuoni operano sul cerotto. Grazie
Il kinesiotaping trova indicazione nei casi di tendinite. Si può applicare dopo la seduta di laser e ultrasuoni a patto che la zona si ben ripulita dai residui del gel impiegato per gli ultrasuoni. Il taping lo si può lasciare applicato per un massimo di 5 giorni (resiste anche all'acqua se ben messo) ma nel suo caso dovrà toglierlo e poi rimetterlo tutte le vote che fa le terapie strumentali suddette. E' di fondamentale importanza, per una buona azione terapeutica, la modalità di applicazione quindi si sinceri che sia personale qualificato quello a cui si rivolge. Cordiali saluti
A seguito di una triplice frattura malleolare esposta operata 2 anni fa con inserimento di mezzi di sintesi tolti 3 mesi fa accuso gonfiori e dolori dopo aver camminato per mezz'ora Premetto mai fatta fisioterapia perché non consigliata uso solo calza elastica. Gradirei sapere cosa e meglio fare Grazie mille
Questo tipo di frattuta richiede invece tanta fisioterapia: lavoro in acqua, kinesiterapia con lavoro propiocettivo, tecarterapia, idrogalvanoterapia. Cordiali Saluti
Salve. Vi chiedo disperatamente un consiglio. Dopo un infortunio al polpaccio destro durante una partita di tennis, l'ecografia fatta poche ore dopo in Pronto Soccorso recitava: "disinserzione tendinea di verosimile pertinenza del gastrocnemio mediale". La risonanza magnetica effettuata qualche giorno dopo ha poi corretto il tiro: "si conferma rottura traumatica inserzionale a livello della giunzione muscolotendinea distale del gemello mediale con caratteristiche di distrazione di II grado. Vasta reazione fluida sottofasciale che si estende cranialmente a disegnare il profilo del muscolo stesso sino alla regione poplitea." Lo specialista consultato mi ha messo una fascia elastica e mi ha prescritto 15 giorni di stampelle. Passato questo periodo ho consultato un fisiatra che per la fase di fisioterapia riabilitativa ha previsto 5 sedute di tecarterapia e successivamente una fase di idrokinesi + riabilitazione funzionale (FKT). Le chiedo se questo a suo parere possa bastare, anche alla luce del vasto versamento che tutt'ora continuo ad avere (la tumefazione e' evidente al tatto ed oggi, durante la prima seduta di tecar, il fisioterapista ha dovuto passare praticamente tutto il tempo a drenare la parte), o se devo integrare con qualcos'altro. Vi ringrazio anticipatamente per qualunque aiuto possiate darmi.
Per quanto riguarda la fase riabilitativa consiglierei di lavorare solamente in acqua per le prime 2/3 settimane, dopo aggiungere il lavoro in palestra senza togliere però quello in piscina. Con una lesione di questo tipo occorrono più sedute di tecarterapia (almeno 10/12) da associare all'ipertermia (sempre 10/12). Cordiali Saluti
Gentilissimo Dottore, navigando sul web, in cerca di approfondimenti al mio malessere, e notando la sua disponibilità, mi accingo a chiederla un informazione. Premessa, ho 51 anni, durante la consueta uscita infrasettimanale in bici, avvertivo un forte dolore al ginocchio Dx. Questo dolore si manifesta ogni volta che vado in bici. Percorro oltre 10.000 Km annui. Adesso sono oltre un mese che non vado in bici. Comunque , dalla RM al ginocchio Dx è emmerso quanto segue: indagine eseguita senza MDC mediante sequenze SE pesate in T1, T2 e DP, GE T1 pesate e STIR T2 pesate sui piani scansione assiale, coronale e sagittale. Modesta riduzione di spessore del corno posteriore di entrambi i menischi che mostrano lieve iperintensità di segnale come da meniscopatia degenerativa. Regolari per decorso, morfologia intensità di segnale i legamenti crociati e collaterali. Non evidenza di versamento intrarticolare. Regolare l'intensità di segnale del triangolo adiposo di Hoffa. Iniziale riduzione di spessore della cartilagine articolare femore-tibiale e femore-patellare. Ringraziandola, le chiedo: cosa mi consiglia?
Gentile Signor ------- come prima cosa andrebbe valutata con attenzione la RMN, perché spesso possono sfuggire nel referto delle piccole pliche sinoviali, che possono causare dolori e non sono infrequenti negli sport con gesto atletico ripetitivo come il ciclismo. Se non fossero presenti tali anomalie, allora andrebbe rivalutata la sua posizione biomeccanica in sella, il tipo ed il posizionamento delle tacchette sotto gli scarpini. Cordiali Saluti
Buongiorno, per uno sperone calcaneare al tallone, è più consigliabile fare punture di cortisone o onde d'urto? grazie.
Come primo approccio è sempre più corretto utilizzare le onde d'urto, perché è una terapia meno invasiva, senza effetti collaterali (infezioni locali da ago, lesioni dei tessuti tendinei da farmaco) e più risolutiva, perché l'infiltrazione può far ridurre i sintomi, ma questi si ripresentano quando finirà l'effetto farmacologico. Cordiali Saluti
Ho avuto una distorsione alla caviglia dx..adesso porto il tutore e le stampelle. C'è rischio che mi sia rotta i legamenti, ma da quando ho messo il tutore mi tira il ginocchio. Considerando che ho battuto un sacco di volte il ginocchio dx... come posso fare?? Il tutore lo tengo ancora?? E ovviamente chiedo se è normale che mi tiri la caviglia.
Gentile Signor----- per quanto riguarda i tempi di utilizzazione del tutore dipende da quando si è infortunata ed il danno che si è procurata: se sospetta la lesione ligamentosa, andrebbe portato per almeno 2-3 settimane. Invece per il fastidio al ginocchio direi che è normale, considerando che è un'articolazione già traumatizzata in passato, è più suscettibile ai cambiamenti posturali e della deambulazione provocati dal tutore alla caviglia dello stesso lato; vedrà che dovrebbe scomparire appena riprenderà la funzionalità della caviglia. Cordiali Saluti
Salve avrei bisogno di una piccola consulenza ortopedica... Mi sono operata da 10gg al ginocchio dx in artroscopia per rimozione frammento di cartilagine che da anni era presente nel ginocchio e ogni tanto mi limitava i movimenti. L'operazione in se' è andata bene ma ho degli ematomi su tutto il polpaccio, stinco ginocchio e prima metà laterale coscia. Chi mi ha operato dice che non c'è connessione con l'operazione.... Ma a me sono venuti i lividi dopo l'operazione! Il ginocchio è ancora un po' gonfio e non posso camminare bene... Ma soprattutto le parti con ematomi mi fanno male. Sto mettendo arnica, liotontrauma... Un pochino si stanno assorbendo... Mi devo preoccupare? Vi prego di darmi una qualsiasi risposta ... Grazie davvero in ogni caso!!! P.s.sono una persona sportiva e mi preoccupa anche la ripresa di corsa e palestra....aiuto!!!!
Le consiglio di fare un ciclo di 10-12 sedute di tecarterapia (si rivolga ad un istituto referenziato, non utilizzi le "macchinette" portatili che usano certi fisioterapisti). Auguri di pronta guarigione.
Buonasera, mi chiamo --------------- e avrei bisogno di un'informazione. Mio figlio di 5 anni si rotto il femore il 14 di dicembre, il 20 di febbraio togliamo il secondo gesso e dopo quella data dovrà iniziare a fare fisioterapia. Ho parlato con un fisioterapista e mi ha detto che per prima cosa il bimbo deve reimparare a camminare per avere una postura dritta e successivamente potrà fare piscina. Per scrupolo sono andato da un altro e questo mi ha detto che deve iniziare subito con la piscina abbinata a sedute di corretta postura. Io sono completamente ignorante in materia e non saprei a chi affidarmi. Vorrei sapere se riuscite a darmi qualche consiglio su quale delle due strade è meglio seguire calcolando anche l'età di mio figlio.
Gentile Signor ---------- per almeno le prime due settimane deve fare eslusivamente lavoro in acqua per riacquistare la tonicità muscolare e la funzinalità articolare compromesse dal lungo periodo di immobilizzazione dell'arto. Dopo continuerà li lavoro in acqua associato al lavoro posturale in palestra: lo può fare nello stesso giorno (facendo precedere la piscina alla palestra) oppure alternando un giorno la piscina e l'altro la palestra. Cordiali Saluti
Sono ------------- ho 32 anni dopo essermi bloccato totalmente x circa 20 gg a letto con una poi diagnosticata ernia del disco l5 s1, ho inizato a fare fisioterapia con tecarterapia alla schiena e all'arto, ionioforesi con artrosilene e riabilitazione motoria, purtroppo però dopo 4 terapie, ho avuto miglioramenti ma ho dovuto sospendere il tutto perché ho avuto una trombosi venosa profonda alla gambe sinistra, quella appunto interessata anche dal dolore al nervo sciatico provocatomi dall'ernia, ieri sono stato in ospedale ed ho fatto l'ecodoppler, il risultato dello stesso è stato positivo infatti la vena i è canalizzata ed è rimasto un minimo di residuo relativo al trombo,ora mi chiedevo se potevo riprendere le terapie perché il dolore è ritornato e sto lì lì per bloccarmi nuovamente, e meglio ancora quali terapie posso fare che non vadano a contrastare nella maniera più assoluta la tvp. Ringraziandola anticipatamente porgo i miei più cordiali saluti
Se l'angiologo le ha dato l'OK per riprendere la FKT, oltre alle terapie strumentali che già faceva (tecar e ionoforesi)aggiungerei le TENS; per quanto riguarda l'attività motoria invece della kinesiterapia in palestra, le consiglio di iniziare con l'idrokinesiterapia, perché il lavoro in acqua con un quadro clinico come il suo è più indicato. Cordiali Saluti
Salve gradirei sapere se dopo una operazione di ernia al disco l4 l5 posso eseguire in piscina 30 minuti di stile libero al giorno + 30 minuti di forbice con le gambe tese immerso fino alle spalle sorretto da una cintura galleggiante o altrimenti che stile dovrei fare? forse 30 minuti di libero e 30 di dorso?? e tanto 1 ora al giorno x 5 giorni settimanali?? Grazie
In una prima fase (dopo 7-10 giorni dall'intervento) sarebbe opportuno fare un primo mese di riabilitazione in acqua con dei fisioterapisti che le faranno eseguire degli esercizi specifici. Dopo,se tutto procede senza complicazioni, può passare alla piscina "libera", evitando lo stile libero nel secondo mese,facendo invece dorso (con tavoletta e senza)e ripetendo gli esercizi appresi con i fisioterapisti. Dal terzo mese può aggiungere lo stile libero. Cordiali Saluti
Salve, ho 27 anni, peso 62kg e sono alto 1.78cm, in data 17 settembre mi sono procurato una triplice frattura sconposta del II III e V metatarso del piede sx. Sono stato operato il 22 settembre tramite osteosintesi con fili di kirschner, dopo di che ingessato per 15 gg con malva non caricabile, successivamente rimossa la malva sono stato ingessato con vetroresina da carico per 30 gg, in data 10 ottobre mi hanno sfilato l'impianto di Kirschner lasciandomi il gesso per altri 15 gg dato che le ossa nel punto delle fratture presentavano un po' di osteoporosi localizzata, così mi hanno consigliato di fare delle punture per aiutare la calcificazione. In data 25 novembre mi dovrebbero togliere il gesso, vorrei sapere quanto tempo e quale fisioterapia è consigliata per questo genere di trauma tenendo conto, senza strafare, che vorrei tornare a lavorare il prima possibile. Vi ringrazio porgendo distinti saluti.
Gentile Sig. ----------- se svolge un lavoro sedentario può tornare a lavorare dopo circa una settimana. Per tornare a svolgere un lavoro pesante e/o un'attività sportiva, occorrono 4-6 settimane di kinesiterapia con esercizi propiocettivi per riprendere completamente la funzionalità articolare, associata a terapie per ridurre l'eventuale dolore ed edema (tipo la tecarterapia). Cordiali Saluti
Ho un problema all'inguine da 11 mesi. pur facendo fisioterapie, rx, tac, ecc. compreso riposo, non ho risolto ancora nulla. potete aiutarmi? Vi saluto
Un dolore in sede inguinale può essere sintomo di svariate patologie. Nella sua mail non ci dice se le è stata fatta una diagnosi precisa, né se pratica uno sport o un'attività lavorativa pesante, né la sua età. Prima di poterle consigliare la fisioterapia più adatta per il suo caso, dovremmo avere un maggior numero di notizie cliniche a disposizione e naturalmente una diagnosi certa. Cordiali Saluti
Buongiorno, avrei bisogno di informazioni sulle modalità dei vostri servizi per mia madre, 79 anni, parkinson da 10 anni ben controllato con farmaci ma con situazione di dolore cronico schiena e gamba destra. Neurologo ha consigliato riabilitazione in acqua per rinforzare la muscolatura delle gambe.
Gentile Signora, con i nostri pazienti parkinsoniani siamo riusciti ad ottene dei buoni risultati abbinando la seduta in piscina a quella in palestra, o nello stesso giorno (se il paziente sopporta bene il lavoro) o alternando le due sedute in giorni diversi. Questo perché solitamente (poi va valutato caso per caso)i pazienti beneficiano di due stimoli differenti, quello in acqua con la riduzione del peso della gravità, e quello in palestra in condizioni ambientali uguali a quelle della vita di tutti i giorni. Se la rigidità provocata dalla patologia è molto importante, preferiamo lavorare di più in piscina. Cordiali Saluti
Ho preso una frattura al malleolo sx, ho messo il gesso per 30 giorni e poi tutore con fortilase per sgonfiare la caviglia per 25 giorni, sono ritornato mi hanno detto di fare magnetoterpaia e rieducazione sono andato al fisiatra mi a dato 30 sedute da fare sono tornato a visita di controllo e raggi mi hanno trovato in via di guarigione ne ho fatto 18 giorni di fisioterapia dopo i 30 giorni potrò ritornare al lavoro? Faccio il bidello a scuola
Gentile Sig., dipende da cosa è risultato dalla radiografia di controllo: lei ci dice che la frattura è "in via di guarigione", ma è un po' vago, bisogna valutare la qualità del callo osseo che si è formato. Se è buona può tranquillamente tornare al lavoro. Cordiali Saluti
Buongiorno, mia madre di 86 anni, soffre di un severo alluce valgo che in in pochi mesi si è piegato completamente sotto le altre dita del piede con forte dolore e conseguenti problemi alla deambulazione: i vari ortopedici interpellati hanno tutti quanti suggerito una terapia chirurgica che però attualmente è impraticabile, perché nel frattempo è sopravvenuto un grosso infarto del miocardio con tutti i problemi conseguenti. Dal momento che questo dolore è completamente insensibile ai vari antidolorifici e antinfiammatori in commercio,è possibile con terapie fisiche ottenere anche una parziale remissione della sintomatologia dolorosa per consentirle almeno di muoversi più serenamente? Grazie per la cortese attenzione.
Gentile Sig., se non è possibile fare l'intervento correttivo, le consiglierei di associare la fisioterapia (idrogalvenoterapia, laserterapia e tecarterapia da valutare a seconda della situazione clinica) a dei plantari su misura realizzati dopo aver eseguito un esame baropodometrico della paziente. Cordiali Saluti
Buongiorno, a seguito di una frattura della base del V metatarso del piede sx mi hanno ingessato per 30 giorni, il mio fisioterapista mi ha tolto il gesso dopo 8 giorni e applicato un tutore, dicendo che cosi' mi può fare terapie laser e ghiaccio e dimezzare i tempi di recupero. Naturalmente non posso appoggiare il piede, e mi tolgo il tutore per andare a dormire. Secondo voi è corretto ? Grazie.
Dipende dal tipo di frattura, senza valutare la radiografia non possiamo essere precisi nella risposta. Solitamente se non è una frattura scomposta può bastare il tutore; laserterapia e crioterapia possono migliorare la sintomatologia, ma non incidono molto sui tempi di consolidamento della frattura. Invece fare delle sedute di magnetoterapia quotidiane con un apparecchio professionale (quelli grandi non trasportabili) e un ciclo di onde d’urto accelerano i tempi di formazione del callo osseo. Cordiali Saluti
Vorrei sapere qual è la miglior terapia per curare l'epitrocleite c/o il vs istituto - Grazie
Gentile Sig. -------- Quella che nella nostra esperienza si è dimostrata abbastanza efficace è la terapia con onde d'urto eventualmente associata al laser neo dimio e/o manipolazioni (le eventuali associazioni vengono decise dal medico dopo la visita, o in base alla risposta nel corso del trattamento). Distinti saluti
Gent.mo Dott., dopo diversi problemi di dolore alla schiena mi sono recato a fare una risonanza magnetica (ho fatto fatto anche RX), mi è stato consegnato il referto che trova in allegato; non avendo ben compreso la gravità del problema ho deciso di cercare in rete un buon ortopedico nella mia zona per sapere cosa fare per ridurre i problemi indicati e per sapere se potrò fare attività fisica e qual’ è più indicata alla mia patologia. Mi sono quindi imbattuto nel vostro istituto del quale avevo già sentito parlare molto bene. Volevo dunque chiederle secondo lei qual è la tempistica per un miglioramento ed all'incirca a quale spesa vado incontro farmi aiutare da voi…. Ringraziandola anticipatamente porgo cordiali saluti
Gent.mo Sig. -----------, Per valutare la sua situazione oltre al quadro che emerge dal referto della RMN è necessario un esame clinico (sintomi eventuali, iposensibilità, limitazioni funzionali), il dato non indifferente della sua età e un inquadramento anamnestico. Solo combinando questi elementi è possibile rispondere alle sue domande. Pertanto le consiglierei una visita con il nostro fisiatra Dr. Alessandri che le potrà formulare una prognosi e un piano terapeutico. Cordiali saluti
Buongiorno. Vorrei informazioni riguardo alla possibilità di trattamenti per un acclarato (con radiografia) sperone al calcagno dove, prima di intervenire chirurgicamente come mi ha proposto un ortopedico, vorrei intervenire con altre modalità - se esistono. Grazie, distinti saluti
Gentile Signora, in risposta al suo quesito, premesso che andrebbe visionata la radiografia e effettuato un esame clinico (esistenza e modalità di dolore etc) lo sperone calcaneare risente di solito favorevolmente del trattamento con onde d’urto. Maggiori informazioni su questa tecnica strumentale le può trovare anche sul nostro sito www.medicinadellosport.fi.it . Distinti saluti
Buongiorno, ho una figlia di 11 anni che da 4 anni pratica nuoto agonistico. Da circa 1 mese accusava un dolore forte al ginocchio, la visita dell'ortopedico gli ha diagnosticato uno squilibrio femore rotuleo. Gli ha consigliato ginocchiera, e fisioterapia ma le ha detto che può continuare a nuotare senza fare però rana. Mia figlia però quando nuota sente dolore e non riesce comunque ad allenarsi come dovrebbe,cosa dovrei fare? farle interrompere per un po' l'allenamento oppure utilizzare una fascia che tenga il ginocchio durante l'allenamento? antinfiammatori possono essere utili? Grazie e cordiali saluti
Se, come ha diagnosticato il suo ortopedico, siamo di fronte ad una sindrome rotulea probabilmente dovuta ad una lateralizzazione della rotula, la cosa migliore da fare è rinforzare il muscolo vasto mediale, che nel nuoto è relativamente poco stimolato, facendo una ginnastica riabilitativa mirata con dei fisioterapisti esperti. Chiaramente preliminare a qualsiasi intervento fisioterapico è una visita fisiatrica per poter valutare l’entità del problema e formulare il programma ottimale. Cordiali Saluti
Per tendinite alla caviglia, chiedo se un taping può essere utile a risolvere il problema (pratico danza tutti i giorni) e,non essendo io di Firenze, devo portare una richiesta del mio medico ASl oppure è sufficiente fissare un appuntamento? Quale è il Vs. indirizzo? Ringrazio anticipatamente.
Gentile Signora, per la sua patologia, anche in relazione alla sua attività può essere più utile una terapia strumentale (onde d'urto e/o tecar e/o laser neodimio) da prescrivere dopo la visita clinica ed eventuale ecografia muscolo tendinea. Il taping, che anche noi utilizziamo, nella nostra esperienza è più utile come coadiuvante nelle contratture muscolari. Per quanto riguarda le modalità di accesso alla nostra struttura non siamo convenzionati con l'ASL e pertanto può prenotare l'appuntamento telefonando al nostro centralino oppure con una riserva di prenotazione dal nostro sito web. Riceverà tutte le informazioni utili. Cordiali saluti
Ho problemi con la schiena l'ortopedico mi ha prescritto un ciclo di ginnastica posturale metodo Mckenzie con affiancata terapia tens. Vorrei informazioni da parte vostra. grazie
Gentile Signor ------, come può facilmente comprendere "problemi con la schiena" è una dizione assolutamente generica che mi impedisce qualsiasi commento o valutazione, fermo restando che comunque qualsiasi informazione non può che essere generica perché solo con una visita specialistica si può giungere ad una adeguata valutazione del caso specifico. Ciò detto la metodica McKenzie è una tecnica indicata soprattutto per il trattamento dei disturbi "meccanici" della colonna vertebrale perlopiù conseguenti a traumi, ma ovviamente non è l'unica. Altre ne esistono (ad esempio la Rieducazione Posturale Globale R.P.G.)ma direi che alla base della indicazione dell'una o dell'altra deve esservi ovviamente una diagnosi precisa e circostanziata e l'esecuzione dell'eventuale metodica deve essere svolta da personale qualificato. Per avere maggiori dettagli può consultare il nostro sito nella parte dedicata al "mal di schiena". Cordiali saluti
In seguito a caduta da moto, ho riportato una frattura leggermente scomposta del malleolo posteriore. Dopo 15 giorni di gesso, hanno ritenuto opportuno operarmi per un diastasi della pinza tibio peronea, applicandomi una vite di cm. 5,5. Il 1°settembre toglierò il gesso e dovrò fare tanta fisioterapia. Dato che a settembre avrei una settimana di ferie, pensate possa essere utile iniziare la dovuta terapia presso di voi, per continuare successivamente nella mia città? Se non altro per aver un giusto approccio, un imprinting efficiente, alla fisioterapia.
Gentile Sig. ---------, mi scuso per il ritardo nella risposta, dovuto a ferie. Comunque penso che senz'altro una settimana "intensiva" di fisioterapia sfruttando soprattutto i benefici della piscina riabilitativa unita a sedute "a secco" , non possa che farle bene. Ovviamente stante il "via libera" del chirurgo che l'ha operato. Restando a sua disposizione per ogni chiarimento, cordiali saluti
Volevo sapere se con il trattamento lpg e possibile fare un ciclo,su delle mani ustiunate ora in via di guarigione. Questa cura mi è stata consigliata dal Centro ustionati di Cisanello Pisa, è possibile farla da voi. Grazie
Gentile -----------, possiamo senz'altro esaudire la sua richiesta. Per informazioni può chiamare la nostra accettazione allo 055 332379 e facendo riferimento a questa mail chiedere per un ciclo di LPG fisioterapico (sono almeno 10 sedute a cadenza bi-tri settimanale). Cordiali saluti
Salve, ho 41 anni e da circa 8 mesi soffro di una tendinopatia inserzionale al sovraspinoso della spalla SX senza presenza di calcificazioni. Ho fatto varie terapie senza successo. Vorrei provare con le onde d'urto. Mi potete indicare il percorso necessario per accedere alla terapia. Grazie
Gentile Sig. - - - - - ,può contattare l'accettazione per una consulenza fisiatrica per una valutazione del suo caso. Il fisiatra deciderà la terapia, valutando la clinica e gli esami diagnostici che certamente avrà fatto e l'assenza di eventuali controindicazioni alla terapia strumentale, considerando ad esempio che in assenza di calcificazione può essere indicato per la sua situazione una terapia con laser neo dymio-yag (c.d. HILTERAPIA) da solo o in abbinamento con le onde d'urto. Viceversa se già avesse la prescrizione del medico curante o di uno specialista comunque deve prenotare la consulenza fisiatrica (che in quel caso è gratuita) per la presa in carico del piano terapeutico. Cordiali saluti
Danzo a livello professionale, tre settimane fa in lezione mi procuravo una contrattura alla coscia destra, in meno di una settimana non avevo più nessun dolore, che comunque non e' mai stato molto, l'unica conseguenza e' un persistente limitato deposito di liquido al di sopra del ginocchio che mi impedisce la completa efficienza. Il fisiatra dice che il liquido e le fibre riparative si sono organizzate. Vorrei consigli sul modo migliore di trattare la parte per eliminare il liquido e ritrovare la piena efficienza... ho degli spettacoli imminenti grazie
Gentile Signora, premesso che sarebbe opportuna una valutazione clinica da parte del nostro fisiatra (oltre a un eco muscolo articolare di controllo dell'evoluzione della lesione)le terapie strumentali migliori per risolvere la sua situazione sono la TECAR e il LASER (CO2 o Neo-Dimyo Yag in relazione alla valutazione clinica), tutte effettuabili presso il nostro Istituto con accesso immediato - vista la sua particolare necessità). Cordiali saluti
Salve, mi chiamo ----------------- e recentemente a seguito di un riacutizzarsi di una lombosciatatalgia dovuta ad una ernia del disco ( L4-L5 ) che mi porto dietro da diversi anni (io ne ho 38) mi sono sottoposto a visita Fisiatrica presso la ASL di Firenze dove risiedo. Il dottore che mi ha visitato mi ha prescritto unitamente a delle iniezioni di cortisone per il trattamento del dolore anche un trattamento riabilitativo finalizzato al miglioramento del tronco e della sintomatologia dolorosa che prevedono RPG e POMPAGES. (Codice Pat 781 Persorso 3, mi limito a riportare quello che è scritto nel referto del dottore… ). Effettuate questo genere di Riabilitazione nel vostro Centro? Se si quali sono tempi e costi? Esistono convenzioni con -------------------------------- di cui sono dipendente e associato? Resto in attesa di un vostro cortese riscontro. Cordiali saluti
Gentile Sig.-----------, parto dal fondo. Purtroppo non abbiamo allo stato convenzioni con ------------------------, ma non ho alcuna difficoltà a darle la mia completa disponibilità in tal senso. Per inciso la nostra procedura di convenzionamento è estremamente semplice e rapida. Peraltro abbiamo rapporti con diverse assicurazioni, fondi e mutue private. Per quanto riguarda i trattamenti richiesti siamo in grado di effettuarli con personale qualificato. Il costo dipende dal programma terapeutico, poiché la RPG si sviluppa sostanzialmente con due modalità di intervento (trattamento individuale cadenzato e/o trattamento di gruppo) che vengono decise dopo una valutazione preliminare (gratuita) da parte della fisioterapista. Per quanto riguarda l’attesa i tempi sono praticamente immediati. Nel ringraziarla per l’attenzione, distinti saluti
Egregio Direttore, sono uno sportivo amatoriale fiorentino che da 5 anni, per questioni di lavoro, vive in Belgio. Mi permetto di scriverle perché da più di un anno ho gravi problemi con la mia caviglia sinistra e nessuno riesce di fatto a risolvermeli. Infatti, soffro di un dolore continuo nella regione astragalea. Inizialmente i dottori qui in Belgio pensavano fosse dovuta ad un osteofite che mi è stato tolto con intervento chirurgico tre mesi fa. Tale intervento, pur essendo riuscito, non ha risolto assolutamente il mio problema ed a tutt'oggi ho forti dolori (anche soltanto camminare mi acutizza il dolore). Altri dottori qui mi hanno detto le cose più disparate: atrosi, tendinosi, etc. Qui in Belgio mi hanno fatto fare di tutto : moltissime radiografie, tac, due scintigrafie ossee, risonanza magnetica, ecografia e per ultimo a dicembre un atroscan (da cui si è evinto che ho i legamenti molto usurati esterni ed interni molto usurati). Visto che da gennaio sarò due settimane al mese per lavoro a Firenze, vorrei sapere se tra la vostra equipe di medici ci sia qualcuno specializzato nella cura/riabilitazione di una caviglia. Ringraziandola in anticipo per il suo cordiale consiglio le auguro una buona serata.
Gentile Sig. ---------, abbiamo senz’altro nella nostra equipe specialisti in grado di affrontare e spero risolvere il suo problema. Quando è a Firenze, può telefonare alla nostra accettazione per un incontro preliminare di valutazione del caso e per consigliarle l’approccio migliore. Cordialmente
Dovrei effettuare un ciclo di 10 sedute per ultasuoni, oppure laserterapia, oppure ionoforesi alla spalla dx e sx. Gradire sapere se è possibile, costi, quando e se è convenzionato con l'ASL. Grazie
Gentile signore, poiché la sua richiesta è di tre terapie che hanno caratteristiche e risultati diversi, la cui efficacia è condizionata dalla patologia originaria, premesso che siamo in grado di erogarle tutte e tre, sarebbe però necessario sapere qual è la patologia per la quale sono richieste e se la prescrizione è di un medico. Ciò detto se lei ha una prescrizione di un medico può prenotare un appuntamento per una consulenza gratuita con il nostro fisiatra (medico specialista responsabile della fisioterapia) per valutare quale è quella più indicata, tenendo conto che la gamma di strumentazioni del nostro Istituto comprende tutte quelle più attuali e efficaci (dalle onde d'urto, ai laser neo dimio e a CO2, all'ipertermia....). In quella occasione le sarà rilasciato un preventivo del piano terapeutico che sarà ovviamente libero di accettare o rifiutare. Per quanto riguarda infine il convenzionamento, non siamo convenzionati con l'ASL. Cordiali saluti
Gentilissimi, dovrei iniziare terapia riabilitativa (sono stato operato di piede piatto ed estensione tendine al piede destro nel Luglio 2007) consistente in: • ultrasuoni in immersione • rieducazione propriocettiva su piano instabile • stretching • mobilizzazione Potreste cortesemente informarmi su: • i prezzi (a seduta) per le singole attività sopra riportate • gli eventuali orari
Gentile Sig. -------- la nostra procedura di accettazione prevede che tutti gli utenti, anche quelli già in possesso di prescrizione fisioterapica riabilitativa (come nel suo caso), effettuino una consulenza fisiatrica (gratuita) per una valutazione clinica della situazione che consente di quantificare la durata del programma riabilitativo, di utilizzare al meglio la notevole dotazione di strumentazioni dell’Istituto e comunque di raccogliere tutte gli elementi utili a stilare un programma riabilitativo il più possibile individuale. Dopodiché viene redatto il conseguente preventivo che poi naturalmente può essere accettato o meno. Nel caso suo ad esempio, se per gli ultrasuoni in immersione esiste una tariffa per seduta, le altre attività indicate possono essere comprese: a) in una unica seduta di Kinesi terapia a secco in palestra; b) in una seduta di kinesi terapia con uso di pedana stabilometrica propiocettiva (con relativi test di ingresso e uscita) c) in una seduta mista (almeno nelle prime fasi), comprensiva di una parte nella piscina riabilitativa e una a secco in palestra (idro e kinesi terapia) d) in una seduta mista (almeno nelle prime fasi), comprensiva di una parte nella piscina riabilitativa e una a secco in palestra (idro e kinesi terapia)con uso di pedana stabilometrica propiocettiva (con relativi test di ingresso e uscita) È evidente che solo una valutazione clinica può consentire di individuare la migliore soluzione e stabilire la durata presumibile della riabilitazione che evidentemente rappresenta un elemento qualificante del costo complessivo. Pertanto se vorrà usufruire della possibilità della consulenza fisiatrica (gratuita) senza alcun impegno da parte sua basta telefonare alla nostra accettazione e prenotare l’appuntamento con il Dott. Alessandri, specificando che ha già una prescrizione e citando questa nostra corrispondenza. Per quanto riguarda gli orari noi siamo aperti dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19.30 (orario continuato) e il sabato dalle 9 alle 12. Nel ringraziarla comunque per l’attenzione riservataci e restando a disposizione per ogni eventuale chiarimento, distinti saluti
Salve, sono stato operato da circa un mese per una frattura bimalleolare alla caviglia sinistra e tra alcune settimane dovrò essere rioperato per l'estrazione di una vite; ancora non ho avuto indicazioni dal professore che mi ha operato ma vorrei iniziare ad interessarmi per la riabilitazione in piscina. Volevo quindi chiedervi se voi siete attrezzati per questo tipo di terapia, quale terapia suggerite, le modalità di accesso ed eventualmente in quale periodo rimanete aperti questa estate. Grazie, saluti.
Gentile Signor ---------- siamo certamente attrezzati per la riabilitazione in acqua e non solo, saremo aperti tutta l’estate eccetto la settimana di ferragosto e per quanto riguarda le modalità di accesso basta prenotare una consulenza con il nostro fisiatra Dott. Alessandri che sulla base della documentazione (radiografica etc.) e dell’esame clinico le formulerà un programma riabilitativo personalizzato. Laddove fosse coperto da assicurazione siamo anche in grado di rilasciarle i necessari certificati prognostici.
Salve avrei bisogno di alcune informazioni. Mio padre di 62 anni, il 3 marzo 2007 ha subito un intervento di protesi al ginocchio sinistro. Il chirurgo ha indicato un trattamento di riabilitazione in acqua. Vorrei sapere se tra i vostri programmi esiste questa attività ed eventualmente quali sono gli adempimenti necessari per iscriversi. Grazie per la gentile collaborazione. Distinti Saluti
Gentile Sig.-------- Il nostro Istituto dispone di una piscina specificamente studiata per la riabilitazione in acqua ove il paziente è seguito da personale specializzato anche individualmente. Per accedere a tutte le cure fisioterapiche in genere i nostri pazienti sono sottoposti ad una visita specialistica fisiatrica (gratuita) nel corso della quale il medico nel prendere atto delle indicazioni o prescrizioni del chirurgo valuta la situazione in quel momento per stabilire il numero di sedute e l'assistenza ottimale (individuale o di gruppo). In conseguenza viene elaborato un preventivo dagli addetti alla reception, l'accettazione del quale è condizione sufficiente per iniziare il ciclo riabilitativo. Per prendere visione della nostra struttura e della piscina può consultare il nostro sito. Distinti saluti
Buongiorno,sono una donna di 64 anni. Il 07.05.2006 in seguito ad una caduta accidentale ho subito la frattura della testa del IV metatarso del piede sx. È passato più di un mese e dalle radiografie effettuate risulta una calcificazione quasi totale, difatti riesco a camminare. Il problema che ad oggi persiste è che il piede in parte risulta gonfio e tale gonfiore aumenta dopo aver camminato un po'. Qualcuno dice che tutto è regolare e il gonfiore passerà con il tempo. Il medico ortopedico mi ha segnato MELIUEN PLUS. Cosa ne dite? È tutto regolare? Cosa mi consigliate? Resto in attesa di consigli e Vi ringrazio anticipatamente. Grazie. Cordiali saluti.
Gentile Signora, da quanto da lei riferito potrebbe essere opportuno effettuare un doppler ai vasi per escludere qualsiasi complicanza e se negativo una fisioterapia di supporto, basata su Idrokinesiterapia integrata da Camminamento vascolare. Distinti saluti
Salve. Sono un ragazzo di 25 anni alto 174 cm e di 64 kg di peso. Circa due mesi e mezzo fa mi sono fatto male alla caviglia sinistra durante una partita di calcetto. Non ho subito distorsioni nè tantomeno botte di particolare entità, semplicemente dalla mattina successiva quasi non riuscivo a camminare. Inoltre il dolore è situato sulla parte interna, cosa ce non mi era mai successa. Per le prime 2 settimane ho osservato un assoluto riposo, mettendo ghiaccio e facendo impacchi di argilla. Il dolore è dimunuito sensibilmente, salvo peggiorare ancora dopo aver provato a riprendere l'attività sportiva con un'altra partita. Il dolore è continuato tra alti e bassi senza passare. In seguito dietro consultazione del medico di famiglia ho eseguito un ciclo di infrarossi ed ultrasuoni, senza risultati apprezzabili. Ho eseguito successivamente una radiografia che ha escluso qualsiasi frattura, ed una ecografia, il cui referto è questo: "L'esame è stato eseguito a livello della regione malleolare mediale della caviglia sinistra, ove si reperta un sottile ispessimento della guaina tendinea dei muscoli tibiale posteriore e del flessore lungo delle dita, di significato flogistico cronico. Non evidenti lesioni dei tendini stessi. Netta ipoecogenicità associata ad ispessimento della porzione anteriore del legamento deltoideo, verosimilmente in rapporto ad incompletezza attuale dei fenomeni riparativi post-traumatici. Eventuale controllo a distanza." Il radiologo mi ha consigliato di fare una visita ortopedica, ed eventualmente immobilizzare l'arto, anche se la distanza temporale dell'evento traumatico era notevole, o eseguire un bendaggio funzionale. Ho fatto la visita ortoedica presso una ASL, ma l'ortopedico che mi ha visitato mi ha dato una sensazione di assoluta incompetenza. Mi ha detto di non fare sforzi ed aspettare perchè due mesi sono troppo pochi per la guarigione. Su mia specifica domanda non mi ha consigliato nessuna terapia fisica o sportiva. Cosa mi consiglia di fare per riprendere l'attività sportiva il prima possibile? La ringrazio molto
Gentile Signore,premesso che sarebbe utile una valutazione “dal vivo” della sua attuale situazione, il suo caso potrebbe essere affrontato con l’effettuazione di una ginnastica riabilitativa propriocettiva (meglio se con pedana stabilometrica) e con sedute di criotermoterapia per almeno un mese. Dopo di che in base alla risposta alla terapia è ipotizzabile un progressivo allenamento sul campo finalizzato al recupero del gesto di durata all'incirca eguale. Sarebbe stato evidentemente meglio se avesse effettuato tale terapia subito dopo il trauma. Per questo motivo potrebbe verificarsi un allungamento dei tempi di recupero. Distinti saluti
Egr. Dottore, soffro di tendinite da 3 settimane cosa devo fare? Ho 47 anni faccio corsa 3 allenamenti a settimana sull'asfalto. Mi risponda la prego. Sto usando delle fasciature antract ma senza risultato. Grazie
Gentile Signore, il riposo è la cura primaria, con eventuali trattamenti fisioterapici da intraprendere previa visita fisiatrica Distinti saluti
Salve, sono un istruttore di pesistica e cultura fisica, avrei bisogno di un aiuto. Un mio cliente in palestra, 25 anni, è venuto in palestra dicendomi che il suo medico gli ha diagnosticato di avere un "ipo-agenesia del muscolo pettorale destro" chiedendomi se poteva effettuare esercizi per sistemare la cosa ma io sinceramente gli ho detto che non sapevo cosa fosse questo problema e non appena mi fossi informato ne avremmo parlato insieme. Per cortesia mi potrebbe aiutare dicendomi di cosa si tratta e cosa gli potrei fare fare eventualmente come lavoro in sala pesi? Anticipatamente la ringrazio.
Ritengo, sulla base di quello che mi scrive, che sarebbe opportuno che il suo cliente si sottoponesse - se già non l'ha fatto- ad una consulenza fisiatrica, perché la diagnosi da lei riferita, di per sè non esaustiva, potrebbe porre un problema almeno inizialmente di riabilitazione fisioterapica, più che di palestra. Distinti saluti
Buongiorno, ho una figlia di 11 anni che da 4 anni pratica nuoto agonistico. Da circa 1 mese accusava un dolore forte al ginocchio, la visita dell'ortopedico gli ha diagnosticato uno squilibrio femore rotuleo. Gli ha consigliato ginocchiera, e fisioterapia ma le ha detto che può continuare a nuotare senza fare però rana. Mia figlia però quando nuota sente dolore e non riesce comunque ad allenarsi come dovrebbe,cosa dovrei fare? Farle interrompere per un po' l'allenamento oppure utilizzare una fascia che tenga il ginocchio durante l'allenamento? antinfiammatori possono essere utili? Grazie e cordiali saluti
Se, come ha diagnosticato il suo ortopedico, siamo di fronte ad una sindrome rotulea probabilmente dovuta ad una lateralizzazione della rotula, la cosa migliore da fare è rinforzare il muscolo vasto mediale, che nel nuoto è relativamente poco stimolato, facendo una ginnastica riabilitativa mirata con dei fisioterapisti esperti. Chiaramente preliminare a qualsiasi intervento fisioterapico è una visita fisiatrica per poter valutare l’entità del problema e formulare il programma ottimale. Cordiali Saluti
Buongiorno dottore, Come mai la spirometria non è mai stabile quando si hanno le bronchiectasie? Non si può far nulla per farla diventare stabile? Che ginnastica si può fare per curare questa malattia? Ciao.
Gentile Signor --------- La spirometria è un esame che contribuisce a "monitorare" l'andamento della patologia dal punto di vista funzionale. Peraltro anche per le bronchiectasie esistono diversi quadri più o meno gravi con relative compromissioni funzionali e sintomatologie altrettanto variabili nel tempo e nello stesso soggetto. Pertanto una variabilità della spirometria non costituisce di per sé elemento di sorpresa, ma deve essere messa in relazione con il quadro clinico e diagnostico. Per l'altra domanda è di una certa efficacia, ma sempre come supporto di terapie mediche o chirurgiche la riabilitazione respiratoria che è una particolare attività fisioterapica, da svolgere ovviamente con l'assistenza di personale specializzato. Distinti saluti