Esame vestibolare
Il solo esame vestibolare, come spesso richiesto dai pazienti, non consente una diagnosi approfondita delle vertigini e delle malattie del sistema dell’equilibrio.
Questo è costituito dal labirinto situato nell’orecchio interno, dal nervo vestibolare, dalle vie vestibolari centrali e dalle informazioni che giungono al nostro cervello da molti organi e strutture (occhio, cervelletto, muscoli cervicali, ecc.). Attraverso un approfondito colloquio con il paziente ed utilizzando una serie di tests di movimento e di posizionamento, si indaga tutto il complesso sistema che contribuisce al mantenimento del nostro equilibrio.
L’esame vestibolare, che non sempre è necessario dopo l’indagine otoneurologica, studia la funzione del labirinto stimolandolo mediante l’irrigazione del condotto uditivo esterno con acqua calda e/o fredda. In caso di presenza di perforazioni timpaniche, per la stimolazione si usano soluzioni disinfettanti o gas alla temperatura appropriata. L’esame non è doloroso e provoca una vertigine che scompare nel giro di 2-3 minuti. In alcuni casi questa può essere piuttosto violenta ed accompagnarsi a senso di nausea per cui il paziente dovrebbe venire accompagnato da un parente e non assumere cibi nelle due o tre ore che lo precedono.
L’uso di farmaci interferisce con una corretta esecuzione dell’esame per cui è bene consigliarsi con il proprio specialista per le eventuali terapie da sospendere nei giorni precedenti l’indagine otoneurologica.