La riabilitazione respiratoria nelle broncopneumopatie
Pubblicato il 14 Settembre 2017
L’apparato respiratorio è il sistema attraverso il quale il nostro corpo introduce l’ossigeno presente nell’aria ed elimina l’anidride carbonica prodotta dai tessuti, utilizzando il sangue come veicolo di trasporto.
Quella respiratoria è la sua principale funzione, ma ve ne sono altre non meno importanti come la funzione di difesa da agenti contaminanti (polveri, batteri…), quella di termoregolazione e quella metabolica.
Le patologie più comuni dell’apparato respiratorio vengono comunemente suddivise in due categorie:
- le sindromi ostruttive: caratterizzate da riduzione del calibro delle vie aeree con conseguente aumento delle resistenze al flusso d’aria e riduzione dei flussi polmonari (ad es.: asma, BPCO, fibrosi cistica, tumori, etc.);
- le sindromi restrittive: caratterizzate da una riduzione della capacità di espansione polmonare (ad es.: miastenia, fibrosi, versamenti pleurici, etc.).
La riabilitazione respiratoria è principalmente rivolta a due categorie di pazienti: quelli affetti da patologie croniche (ad es.: BPCO, asma, fibrosi) e quelli affetti da patologie acute risolte per via chirurgica (principalmente toracici e cardiologici), in fase di post intervento e post dimissioni.
I sintomi che più spesso i pazienti lamentano sono:
- Dispnea (difficoltà a respirare);
- Facile affaticamento;
- Difficoltà a dormire supini;
- Vulnerabilità fisica;
- Difficoltà ad espettorare le abbondanti secrezioni.
Tenendo in considerazione le possibilità oggettive di recupero di ogni singolo paziente, le finalità della FKT respiratoria sono:
- la diminuzione del rischio di recidive e/o complicazioni, riduzione della mortalità;
- un graduale recupero funzionale che miri a ridurre la disabilità, a raggiungere la massima autonomia nella pratica quotidiana ed un rapido ritorno all’attività lavorativa.
Un corretto programma di riabilitazione deve sempre iniziare con la valutazione di quei parametri cardio-respiratori utili per un monitoraggio della terapia e per poter impostare dei limiti soglia di sicurezza entro cui lavorare.
Il raggiungimento degli obiettivi si concretizza impostando un programma riabilitativo che:
- normalizzi la dinamica della ventilazione (con un equilibrio tra frequenza respiratoria e flussi polmonari);
- recuperi i volumi polmonari fisiologici e funzionali;
- restituisca mobilità alla cassa toracica ed elasticità alla muscolatura respiratoria;
- renda pervie le vie aeree;
- aumenti gradualmente la resistenza allo sforzo;
- permetta un ricondizionamento fisico ed un recupero funzionale del soggetto nelle attività di vita quotidiana, lavorative e del tempo libero;
- consenta una gestione autonoma del paziente a domicilio.
È importante che si imposti un dialogo continuo tra il riabilitatore ed il paziente, in modo da ridurre il disagio indotto dai sintomi, e che vi sia un’educazione sanitaria sulle corrette abitudini di vita (attività fisica regolare, dieta, controllo della pressione, abolizione del fumo e di altri fattori di rischio).