Obesità e sovrappeso: l’importanza dell’esercizio fisico
Pubblicato il 14 Settembre 2017
Gli italiani ingrassano. In 5 anni il numero dei connazionali obesi è aumentato del 25%, arrivando a valori compresi tra l’8 e il 10% per gli adulti e tra il 10 e il 12% tra i bambini, con punte al Sud della penisola e fra gli uomini.
In crescita anche il problema del sovrappeso, che nelle zone meridionali dello Stivale arriva a sfiorare il 50% e che riguarda oltre un terzo dei più piccoli. Gli specialisti hanno rilanciato l’allarme: l’obesità ‘ruba’ fino a 10 anni di vita e costa quasi 23 miliardi di euro l’anno, di cui il 64% speso in ricoveri. L’eccesso di peso, hanno avvertito i nutrizionisti, può provocare problemi cardiovacolari e disturbi a muscoli e ossa. Può portare a diabete di tipo 2, ipertensione, malattie del fegato e cancro. Un articolo pubblicato di recente sul ‘New England Journal of Medicine ha infatti dimostrato che l’obesità è il più importante fattore di rischio indipendente per i tumori e la prima causa di morte prevenibile: ”Viene perfino prima del fumo di sigarettà”, hanno detto, invitando a una dieta più sana e a fare più sport.
L’attenzione all’adiposità viscerale comporta un passaggio dalla misura dell’indice di massa corporea (B.M.I.) alla misura della circonferenza addominale. I valori di soglia sono 102 cm per gli uomini, e 88 cm per le donne; i valori di allarme partono da 96 cm per gli uomini e 80 cm per le donne. Un’indagine condotta in 27 paesi – tra i quali il nostro- mirata al problema ha evidenziato che in Italia la consapevolezza del legame tra obesità/sovrappeso e malattie cardiovascolari non è elevata e che l’attenzione all’adiposità addominale e alla sua misura nei rapporti con le patologie del cuore è molto bassa. È quindi necessaria un’opera di informazione a tutti i livelli.
Il controllo del peso corporeo è un elemento fondamentale dello stile di vita improntato al benessere psico fisico. Spesso però l’indicazione all’attività fisica nei soggetti che sono sovrappeso o, peggio ancora, negli obesi provoca una reazione ostile. Infatti, la proposta di intraprendere un programma di riduzione del peso basato sulla restrizione calorica e contemporaneamente anche sull’aumento dell’attività fisica e muscolare è quanto di più fallimentare si possa pensare, se non è accompagnata da un adeguato processo motivazionale. L’obesità e il sovrappeso richiedono pertanto un approccio integrato multidisciplinare e psico comportamentale.
Occorre evitare il fai da te. Nessun farmaco fa dimagrire se non è associato a un corretto stile alimentare ed esercizio fisico.
Chi è in una condizione di sovrappeso o obesità può valutare d’intraprendere il nostro percorso rosso